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Bolivia: l’impegno di CBM nell’inclusione scolastica di bambini e bambine con disabilità

Credit: CBM (Christian Blind Mission)
Di Redazione TPI
Pubblicato il 9 Set. 2021 alle 11:14 Aggiornato il 3 Dic. 2021 alle 11:09

La Bolivia è uno Stato che si caratterizza per la situazione politica e sociale tesa, come dimostra il fatto che si possono verificare in qualsiasi momento scioperi spontanei, manifestazioni, blocchi stradali e disordini. Il tasso di violenza è alto così come la povertà, tra le più elevate dei Paesi dell’America Latina, e la situazione è peggiorata con l’emergenza Covid-19.

Uno dei problemi più significativi riguarda la tutela dei diritti dei bambini. In Bolivia l’educazione scolastica dei minori è davvero carente, fattore che non può che far riflettere sul futuro di un’intera nazione. In tale contesto opera , organizzazione attiva nella prevenzione e cura della cecità evitabile, presente in Bolivia per la promozione della salute visiva dei bambini con disabilità nell’ottica di una società inclusiva in cui ogni individuo possa esprimere il proprio potenziale.

CBM: una storia di solidarietà. Anche in Bolivia

CBM (Christian Blind Mission) è un’organizzazione umanitaria internazionale, fondata nel 1908 per includere e contribuire alla migliore qualità della vita delle persone con disabilità nei Paesi più poveri di Africa, Asia e America Latina.

CBM Italia Onlus è attiva a partire dal 2001 e nel 2020 ha realizzato 38 progetti in 14 Paesi, raggiungendo oltre 1 milione di beneficiari. Tra le sue campagne di particolare rilevanza quella Break the Cycle, nata con l’intento di spezzare il ciclo che lega povertà e disabilità con 26 progetti in 12 Stati. Tra questi, il progetto “Strategie di inclusione nei servizi socio-sanitari e scolastici. Modelli operativi per Accompagnare il Bambino con Disabilità in Bolivia (SI-AD)”, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e sviluppato in partnership con la ONG Fondazione Don Carlo Gnocchi, organizzazione capofila del progetto, l’organizzazione Volontariato Internazionale allo Sviluppo (VIS) e le controparti locali in Bolivia.

Un progetto triennale iniziato nel 2018 con lo scopo di mettere al centro i diritti delle bambine/i con disabilità favorendo l’accesso alla salute e l’inclusione scolastica nel Dipartimento di Cochabamba attraverso l’applicazione della strategia dell’OMS di Riabilitazione su Base Comunitaria-RBC. CBM, in sinergia con il partner locale FUNDASIL, è attiva attraverso attività nelle scuole quali screening visivi e la formazione di insegnanti e di operatori sanitari, ma anche nelle comunità dove sono stati realizzati la distribuzione di ausili visivi e eventi di sensibilizzazione sulla cura visiva presso i genitori dei bambini che hanno ricevuto assistenza.

Le patologie visive, (la più diffusa in Bolivia è la cataratta anche in età infantile) quando non prese in tempo possono portare a problemi più gravi e complessi da curare, compresa la cecità. Sono causa di disabilità, condizione che a sua volta porta più difficoltà di sostentamento e innesca problematiche di inclusione nella comunità. Per i bambini di Cochabamba avere una patologia visiva significa anche non andare a scuola; i numeri parlano chiaro e dicono che solo il 38% dei bambini con disabilità tra i 6 e gli 11 anni riesce a partecipare alle attività didattiche. Ecco perché l’intervento di CBM Italia Onlus in Bolivia è cruciale: solo attraverso un’azione di prevenzione, cura e sensibilizzazione nelle comunità è possibile spezzare il cerchio che lega povertà e disabilità.

Risultati raggiunti

A marzo 2021, il contributo di CBM Italia al progetto in Bolivia, ha portato al raggiungimento dei seguenti risultati:

Quanto realizzato è già un grande passo in avanti, su una strada che è necessario continuare a percorrere con lo stesso impegno. Tanto resta ancora da fare per rendere la società boliviana più inclusiva.

La storia di Elvis

Elvis ha 9 anni e vive a Pucarita nella zona Sud del Dipartimento di Cochabamba insieme ai genitori, entrambi insegnanti, e a due fratelli più grandi che studiano. È nato con la cataratta congenita che gli è stata curata solo in parte quando aveva un anno di età attraverso l’operazione al solo occhio destro a cui dopo due anni è stata aggiunta una lente intraoculare.

Non ha seguito alcuna riabilitazione, solo il semplice bendaggio. A scuola pensavano che potesse veder bene, nonostante il riscontro di alcune difficoltà nelle attività di tutti i giorni.

Grazie all’intervento di CBM, Elvis è stato identificato durante lo screening visivo effettuato nella scuola, per poi essere inserito nel programma di riabilitazione visiva, comprensivo anche gli ausili ottici di cui non aveva beneficiato in precedenza. Anche la sua famiglia è stata coinvolta nel processo di riabilitazione, contribuendo al miglioramento di Elvis.

Oggi la salute dei suoi occhi è migliorata così come il suo lavoro indipendente in classe. Anche la sua fiducia in sé stesso ha fatto passi da gigante insieme alla tolleranza rispetto a situazioni che gli causavano malessere

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