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Old white men a caccia di latinos

Negli States, i Repubblicani tentano disperatamente di "svecchiare" il partito. Ma è una battaglia persa

Di Michele Barbero
Pubblicato il 2 Giu. 2013 alle 11:15

Per i Repubblicani sta ormai diventando un vero e proprio mantra dichiarare che il partito deve “svecchiarsi”, se vuole sperare di rimanere competitivo su scala nazionale. In un paese la cui composizione etnica sta cambiando rapidamente, il GOP deve scrollarsi di dosso l’immagine di un partito per soli white old men. E deve farlo in fretta.

Venerdì, il mantra è stato riproposto con la consueta abilità da Rand Paul, senatore in odore di presidenziali 2016: “Quando il Partito Repubblicano assomiglierà al resto dell’America, vinceremo di nuovo. Quando avremo gente con e senza tatuaggi, con cravatta e senza cravatta, in completo e in jeans, allora vinceremo a livello nazionale”.

Ovviamente, la vera partita è la conquista delle minoranze etniche. Per Paul, “i latinos si avvicineranno al GOP quando li tratteremo con dignità, quando abbracceremo gli immigrati e i lavoratori che costituiscono una ricchezza per il nostro paese.” E, a proposito degli afro-americani: “i Repubblicani cominceranno a guadagnare il loro supporto quando andremo in ogni comunità e combatteremo per scuole migliori.”

Rand Paul è notoriamente uno che con le parole ci sa fare. Per definizione, però, gli slogan sono facili a dirsi, difficili a concretizzarsi. Vero, i Repubblicani possono cercare di diversificare il proprio elettorato ‘ammorbidendosi´ su alcune questioni etiche e sociali: la recente apertura sull’immigrazione, ad esempio, servirebbe proprio ad acquisire un’immagine più accattivante agli occhi degli ispanici.

Tuttavia, l’efficacia di queste manovre rimane piuttosto dubbia. La ragione è banale: le sacche più deboli della popolazione americana vogliono che il ruolo dello Stato sia accresciuto, non ridotto. Il libertarian Rand Paul parla di lotta “per scuole migliori”; ma se l’idea è accrescere la qualità dell’educazione per tutti, specialmente per chi ora come ora non può cavarsela da solo, risulta difficile conciliare questo obiettivo con quello dello smaller government, vero e proprio dogma del Tea Party – a cui Paul è strettamente legato.

Il motivo per cui a votare il GOP sembrano essere rimasti solo gli old white men, in altre parole, è ben più strutturale di quanto i leader del partito vorrebbero (far) credere. È probabile che molti di essi pensino sinceramente che evitare ogni intromissione pubblica nell’iniziativa economica degli individui, con meno spese e meno tasse, sia la via maestra per una società “giusta”. Le fasce sociali che i Repubblicani vorrebbero tanto conquistare, però, a questo sogno libertario faticano un po’ a crederci.

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