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Obama-Bolt che show!

La visita nell'isola caraibica conferma che Obama ne capisce di sport e che l'atletica è un pilastro del soft power giamaicano

Di Nicola Sbetti
Pubblicato il 10 Apr. 2015 alle 23:30

Dopo quasi un anno di assenza riparte “A tutto campo”, il blog sportivo di The Post Internazionale. Continueremo, come in passato, a parlare dei legami fra lo sport e la politica internazionale e per simboleggiare questa ripresa difficilmente potevamo sperare di trovare un “quadretto” migliore di Obama e Bolt: il politico e l’atleta più famosi al mondo.

Il simpatico siparietto fra l’uomo più veloce e quello più potente della terra conferma ulteriormente la grande abilità mediatica del Presidente americano nel relazionarsi con personaggi o temi sportivi. Ne parlammo già nel 2013 in occasione della visita dei Miami Heats, campioni NBA, alla Casa Bianca.

Allo stesso tempo un passaggio nel discorso del Presidente americano all’Università delle West Indies a Kingston, fa emergere quanto lo sport, o meglio, l’atletica leggera, sia un elemento centrale per il soft power dell’isola caraibica:

“Ho la fortuna di salutare Usain Bolt e Shelly-Ann Fraser-Pryce. Bene, voi avete le persone più veloci del pianeta”

Seppur senza aver mai scacciato completamente l’ombra del doping, la Giamaica ha prodotto negli ultimi anni sia in campo maschile che in quello femminile i migliori velocisti al mondo, imponendo un’egemonia mondiale sui 100 e 200 metri. La battuta di Obama è una piccola ed ulteriore dimostrazione di come il fenomeno Bolt – per lo meno fintanto che continuerà a dominare i suoi rivali – stia riuscendo nell’impresa ad oscurare l’altra immensa icona globale “made in Jamaica”: Bob Marley.

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