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Mr. Facebook e l’immigrazione

"Perché cacciamo via più del 40 per cento dei laureati in matematica e scienze non americani, dopo averli istruiti?"

Di Gian Maria Volpicelli
Pubblicato il 2 Mag. 2013 alle 22:45

Se vivi nella Silicon Valley e non hai la tua bella fondazione, diciamocelo, non sei nessuno. Bill Gates è da un ventennio che – con la spigolosa moglie a fianco – spende miliardi per debellare malanni e cataclismi; Google brandisce il think-tank Google Ideas come un mitra per incastrare trafficanti e papponi grazie a smart-phone e marchingegni avveniristici.

Adesso è venuto il turno di Mark Zuckerberg, il creatore di Facebook, che venti giorni fa ha lanciato FWD.us. Un nome impronunciabile per una fondazione insolitamente pragmatica e americanocentrica. Più che di fondazione, infatti, bisognerebbe parlare di gruppo di pressione, il cui fine dichiarato è una riforma delle leggi sull’immigrazione per permettere ai “cervelli stranieri” di diventare cittadini statunitensi più facilmente. 

“Perché cacciamo via più del 40 per cento dei laureati in matematica e scienze non americani, dopo averli istruiti?”, è il J’accuse lanciato da Zuckerberg in un editoriale sul Washington Post. E il sottotesto è che quegli studenti sono la spina dorsale della nuova economia al silicio di cui Mark è l’esempio più fulgido.

Nonostante le assonanze progressiste (“FWD” richiama Forward, “avanti”, slogan dell’ultima campagna elettorale di Obama), FWD.us cerca di rivolgersi soprattutto ai conservatori, sia utilizzando argomenti “di destra” (gli immigrati meritevoli fanno bene all’economia, l’iniziativa dev’essere affiancata da maggiori controlli alle frontiere , presumibilmente per tener lontani i meno meritevoli), sia sostenendo politici di ogni colore, purché fautori di una riforma dell’immigrazione.

La cosa ha già attirato le ire di chi credeva che Mark, con la sua felpetta col cappuccio, non potesse essere altro che democratico, salvo vedere FWD.us finanziare gli spot elettorali di repubblicani di ferro e membri della lobby del petrolio. Per quanto machiavellica, la linea sarà probabilmente fruttuosa: se mai l’agognata riforma riuscirà a passare, sarà grazie alla cooptazione (o alla conversione) di una parte dei repubblicani. Anzi, più FWD.us sarà percepito come un ente destrorso e conservatore su altri temi , più le idee di Zuckerberg in materia di immigrazione faranno breccia nell’elettorato repubblicano. Una volta di più: se non puoi batterli, unisciti a loro.

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