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Lungo la via del miele

La capacità di innovare per sconfiggere la povertà in Africa

Di Action Aid
Pubblicato il 21 Mar. 2013 alle 16:09

Una strada di tornanti che si arrampica su aspre montagne, saliscendi mozzafiato e tuffi a precipizio verso vallate che sembrano pezzi di cielo. Così mi accoglie l’Etiopia. Da Macallè a Qoram, nella regione del Tigray, un viaggio lungo la povertà, tra gente che accorre a darmi il benvenuto in italiano e paesaggi che testimoniano una presenza coloniale che ha lasciato ferite ancora aperte.

L’Africa è ogni volta stupore e meraviglia. Quella che mi assale quando arrivo nella regione del Tigray, in Etiopia, dove le poverissime comunità locali producono il miele. Qui incontro i membri di una cooperativa di apicoltori etiopi, sostenuti da ActionAid, che mi mostrano una fila di alveari e mi spiegano come intendono migliorare la produzione attraverso la fornitura di arnie moderne e di strumentazione tecnica. Non utilizzeranno il miele prodotto per uso domestico, mi spiegano, ma il ricavato dalla vendita servirà loro per generare reddito da reinvestire nella produzione e nell’innovazione delle metodologie.

In questa regione il miele è un presidio di Slow Food ed è conosciuto in tutto il Paese per il suo sapore e la sua qualità. Si tratta di un’attività economica che non richiede imponenti investimenti iniziali e può essere facilmente intrapresa e in questa zona sono presenti alcune aree inutilizzate per l’agricoltura, ma ricche di piante locali che rappresentano il terreno ideale per questo tipo di attività. L’investimento iniziale per avviare un’attività di produzione di miele è basso ma ha un elevato potenziale nella creazione di occupazione per i giovani e le donne, soggetti spesso più svantaggiati perché senza terra. Questa attività ha un ottimo rendimento in rapporto all’investimento e i prodotti possono essere facilmente conservati a lungo. La produzione di miele ha uno sbocco sicuro nel mercato locale e nazionale, così come la produzione di cera e la vendita di alveari già avviati ad altri produttori. Inoltre, attraverso il supporto alla formazione di cooperative, si doteranno i beneficiari di competenze necessarie per la gestione della propria attività.

L’Etiopia è il maggior produttore di miele del continente africano e il decimo al mondo. Sembra di raccontare la storia di un paese industrializzato del ricco Nord del mondo. Eppure qui quasi il 40% delle persone vive sotto la soglia di povertà e la strada per lo sviluppo sembra essere ancora lunga. Ma questo viaggio sulla “via del miele” mi fa ben sperare. Hanno voglia e desiderio di vincere questa sfida. Sanno innovare e innovarsi.

(a cura di Giulio Litta Modignani-ActionAid)

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