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L’America che tassa le pistole

Una ambiziosa contea dell'Illinois chiede, da questo mese, 25$ per ogni nuova arma acquistata (e potrebbe lanciare una moda)

Di Nicolas Lozito
Pubblicato il 8 Apr. 2013 alle 09:00

Cook County, contea dell’Illinois a un passo da Chicago. 5 milioni di residenti. Qui da lunedì scorso comprare un’arma, qualsiasi modello, in un negozio costa 25$ dollari in più. È una tassa introdotta nel contesto del nuovo budget territoriale e servirà a raccogliere circa 600.000 dollari all’anno (cioè circa 24mila armi all’anno, escluse quelle delle forze dell’ordine!).

Nel progetto dei promotori la tassa servirà a raccogliere fondi che andranno a coprire le spese mediche di chi viene ferito in uno scontro a fuoco visto che, stando al Presidente dell’assemblea di contea –la democratica Toni Preckwinkle–, ben il 30% dei pazienti dei reparti di traumatologia del territorio sono stati ricoverati lì dopo una sparatoria (~670 persone, 52.000 dollari di costo medio).

Ma l’obiettivo potrebbe essere anche un altro. Con il Congresso bloccato da mesi sulla discussione di leggi che regolino il mercato delle armi, dove l’asticella viene abbassata ad ogni trattativa fallita, questa tassa potrebbe essere un piccolo passo che può ridurre l’acquisto sfrenato di pistole da parte dei cittadini statunitensi. I risultati potrebbero essere minimi, ma non impercettibili.

Sicuramente non è una soglia di sbarramento economico per chi ha già decido di acquistare un’arma, ma può essere un modo per costruire un più alto livello di consapevolezza: sapere di dover pagare l’assistenza sanitaria a un ferito può far nascere un più ampio ragionamento sul significato delle armi.

«Questo provvedimento non risolverà unilateralmente il problema – ha affermato, infatti, Preckwinkle – ma è senza dubbio un necessario pezzo del puzzle» 

Molti si solo lasciati convincere, tanto che in altri stati e contee si è iniziato a discutere di una tassa simile (sulle armi, sulle munizioni o su entrambi). Potrebbe partire in California, in Nevada, in Massachusetts e in Maryland. 

I critici, però, non mancano. E si sono pure scatenati – come ogni volta che si discute di armi (e tasse, tra l’altro). «La società non diviene più sicura con questa nuova tassa, anzi, si impedisce e si opprime un diritto costituzionale» gridano dalle lobby pro-secondo emendamento. E cercano da subito vendetta: a Cook County è già partita la causa che vuole l’eliminazione della tassa perchè anticostituzionale

Non serve vincere, ragionano pragmaticamente gli oppositori ai 25$ dollari in più. perchè se il tribunale venisse a costare alla contea più degli introiti economici della tassa stessa, tutte le ragioni crollerebbero e si ritornerebbe alla discussione ideologica armi — armi no

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