Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Senza categoria

Inondazioni in Malawi:è emergenza nazionale

La regione di Nsanje è la più colpita nel Paese africano. Drammatiche le condizioni nei campi degli sfollati.

Di Action Aid
Pubblicato il 23 Gen. 2015 alle 16:13

 

In Malawi, è stato di emergenza nazionale dal 13 gennaio per le alluvioni provocate dalle forti piogge che hanno investito il Paese e il limitrofo Mozambico.Si contano 120mila sfollati e oltre 150 vittime. Nsanje, una regione meridionale, è tra le più colpite – insieme a Chikhwawa e Phalombe. In questa area, sono attualmente 15 i campi allestiti per dare rifugio alle oltre 15mila famiglie sfollate, intere famiglie rimaste senza nulla. I campi, tra l’altro, sono di due tipi: quelli effettivamente riconosciuti dal Governo e quelli “improvvisati” (ad esempio dai Consigli di Protezione Civile dei singoli villaggi) per i quali non c’è alcun vero riconoscimento governativo e per i quali le organizzazioni e le associazioni lavorano per ottenerlo.

Secondo i dati forniti da ActionAid, circa 4000 persone hanno trovato un tetto nel campo di Bangula, dove però scarseggiano i viveri. Si tratta di un campo che attualmente accoglie 60 donne in stato di gravidanza, che non stanno ricevendo le cure e le attenzioni, incluso il cibo. Tissie Msonkho, Communications Officer di ActionAid in Malawi conferma “Abbiamo visitato diversi campi rifugio nella regione di Nsanje: i bambini non ricevono nemmeno un pugno di farina di avena. Le donne in stato di gravidanza non ricevono abbastanza cibo e rischiano di indebolirsi. Anche i servizi sanitari sono insufficienti, manca il sapone; così i campi, rischiano di diventare un luogo fertile alla trasmissione di malattie come dissenteria, colera e tubercolosi.”

Dalle razioni di cibo alle condizioni igienico-sanitarie, le condizioni degli sfollati nei campi sono drammatiche. L’approvvigionamento di cibo è assolutamente inadeguato, conferma il personale sul campo di ActionAid e gli uomini che godono di migliori condizioni di salute sono obbligati a lasciare i campi e le loro famiglie, durante il giorno, per fare piccoli lavori e portare quantità maggiori di cibo.

Con una popolazione di circa 16 milioni di abitanti e una superficie grande quanto l’Irlanda, il Malawi è uno dei paesi più poveri al mondo; un’aspettativa di vita pari a 55 anni, con una gran parte della popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà e un PIL procapite che si aggira intorno ai 715 dollari all’anno. Le inondazioni di questi giorni hanno messo in ginocchio la popolazione, danneggiato e distrutto abitazioni e raccolti, rendendo la situazione socio-sanitaria catastrofica.

In Malawi, ActionAid sta concentrando il suo intervento soprattutto nel distretto di Nsanje. L’organizzazione, però, è attiva anche in Mozambico (dove secondo i dati preliminari del governo 52.700 persone sono state colpite dalle alluvioni) e in Zimbabwe. La situazione nella regione di Nsanje evidenzia come sia necessario, nei casi di emergenza come le inondazioni, intensificare l’attenzione nei confronti dei diritti delle persone più deboli, in particolare donne e bambini.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version