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Il mondo questa settimana

Uno sguardo agli eventi più importanti degli ultimi sette giorni

Di Alessandra Antolini
Pubblicato il 22 Mar. 2013 alle 13:24

Dopo essere stati indagati dalla procura militare per «violata consegna» e «dispersione di oggetti di armamento militare», i due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono partiti per l’India intorno alla mezzanotte di giovedì 21 marzo. Quando del resto scade anche il termine per il loro permesso elettorale. Il ministro degli esteri indiano Salman Khurshid ha precisato che le relazioni diplomatiche con Roma sono tornate sulla strada giusta.

Accuse preliminari sono state presentate questa settimana contro l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy per il caso Bettencourt. L’ex capo di Stato è sospettato di aver preso illegalmente donazioni per la campagna elettorale del 2007 da Liliane Bettencourt, 90enne ereditiera L’Oreal, tra le donne più ricche di Francia.

I leader politici ciprioti si sono riuniti con emergenza dopo che il Parlamento nazionale ha respinto l’accordo di salvataggio internazionale che includeva delle imposte sui depositi bancari. Il controverso prelievo da parte del’Unione europea era stato proposto come condizione per il pacchetto di salvataggio del Fmi e della Bce. Con le banche chiuse per tutta la settimana, il governo cipriota ha cercato frettolosamente di creare un “piano B”. Allo stesso tempo, la Banca centrale europea ha emesso un ultimatum, in assenza di un accordo concordato (leggi tutti gli articoli su Cipro).

Il presidente statunitense Barack Obama è arrivato a Tel Aviv mercoledì 20 marzo per la visita prevista di tre giorni in Israele e Territori Palestinesi. È il primo viaggio di Obama come presidente in Israele, e il primo all’estero da quando la nuova amministrazione americana si è insediata alla Casa Bianca nel gennaio di quest’anno. Durante il suo discorso all’Università di Gerusalemme, Obama ha esortato israeliani e palestinesi a fare tutti gli sforzi per imprimere una svolta nelle loro relazioni (leggi l’articolo).

La presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner ha avuto un lungo colloquio con il nuovo Papa lunedì 18 marzo per cercare una soluzione della crisi delle Falkland. La “presidenta” argentina ha chiesto di portare Gran Bretagna e Argentina attorno al tavolo del dialogo proprio come, nel 1978, riuscì a fare Giovanni Paolo II scongiurando una guerra tra Cile e Argentina sulla sovranità delle isole del canale Beagle.

Martedì 19 marzo è iniziato il processo contro Efrain Rios Montt, dittatore del Guatemala per sedici mesi, durante i quali avrebbe commesso crimini indicibili insieme alla giunta militare che da trent’anni governa quel Paese.

Il numero di vittime del conflitto siriano avrebbe toccato, in due anni, la cifra di 70.000 morti, numero che in Iraq sarebbe stato raggiunto nel doppio del tempo, secondo le statistiche pubblicate dall’Iraq Body Count. Nel frattempo, Aleppo sembrerebbe essere stata colpita da armi chimiche, che avrebbero causato almeno 25 morti e un centinaio di feriti. Sulla responsabilità dell’attacco si scontrano versioni opposte, con Damasco che accusa i ribelli e gli attivisti anti-regime che si scagliano contro il governo (leggi tutti gli articoli sulla Siria).

Durante un incontro in Turchia, la coalizione di opposizione siriana ha nominato Ghassan Hitto come premier ad interim. L’uomo, nato in Siria ma naturalizzato americano, ha fatto una carriera da manager nel settore delle telecomunicazioni costruita duranta i 25 anni passati negli Stati Uniti.

Una serie di attacchi hanno causato la morte di almeno 60 persone in Iraq, nei giorni in cui si ricorda il decimo anniversario (guarda le foto più significative) dell’invasione americana del Paese. La responsabilità degli attacchi è stata rivendicata da un gruppo legato ad al-Qaeda (leggi tutti gli articoli sull’Iraq).

Uno dei più conosciuti signori della guerra congolesi, Bosco Ntaganda, si è presentato all’ambasciata americana di Kigali, capitale del Ruanda, e ha chiesto di essere consegnato alla Corte Penale Internazionale, la quale aveva emesso un mandato di arresto contro di lui nel 2006. Tra gli altri crimini, è anche accusato di aver arruolato bambini soldato.

Due anni dopo lo tsunami che devastò la centrale nucleare di Fukushima in Giappone, lunedì notte si è verificato un corto-circuito, un calo di tensione e lo spegnimento di una parte dei sistemi di raffreddamento. La situazione è tornata normale solo mercoledì (guarda la fotogallery su Fukushima).

La Corea del Nord ha minacciato gli Stati Uniti per l’invio nella penisola di navi e aerei con capacità d’attacco nucleare, ventilando «azioni militari corrispondenti» contro le basi Usa in Giappone e sull’isola di Guam.

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