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Il mercante di teschi

Italiano arrestato in Burundi: vendeva su eBay resti umani

Di Ernesto Clausi
Pubblicato il 9 Nov. 2013 alle 20:25

Procurarsi un teschio nelle aree centrali dell’Africa è meno difficile di quanto possa sembrare. Bastano un paio di contatti giusti e, ovviamente, denaro.

In Burundi la guerra civile, iniziata nel 1993 e durata più di dieci anni, ha lasciato numerose fosse comuni da cui possono attingere trafficanti senza scrupoli.

Giuseppe Favaro, veneto, è emigrato nel Paese centroafricano molti anni fa. L’antiquario, noto ai funzionari delle poste come Kassim Abdouiagiani ed esperto di arte tribale, da anni spediva nel mondo gioielli e sculture d’artigianato africano. E non solo.

Un pacco diretto in Thailandia è stato fermato qualche giorno fa all’aeroporto di Bujumbura. All’interno la macabra scoperta: due teschi. La polizia ha rintracciato il mittente ed ha successivamente perquisito l’abitazione dell’italiano, dove ha trovato oltre quaranta teschi. Ed ha arrestato il commerciante per tentativo di traffico di resti umani.

Ora si cercherà di capire a quale scopo fossero destinati. In varie parti del mondo sono usati per compiere riti magici e di stregoneria. In Africa orientale sono particolarmente “ricercati” arti, genitali e resti di corpi umani degli albini, spesso perseguitati e considerati spiriti demoniaci. Gli stregoni li utilizzano credendo che abbiano poteri magici e possano anche portare ricchezza.

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