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Il dato del giorno

Sulle vicende di Crimea

Di Livio Ricciardelli
Pubblicato il 3 Mar. 2014 alle 18:57

Il dato del giorno è una percentuale. Di segno negativo. -10%.

Per anni in maniera del tutto strumentale (almeno da parte di chi aveva interessi concreti sul campo) si parlava di un’Europa e di una comunità internazionale che non poteva prescindere dalla Russia. Per motivi economici, commerciali, energetici. Da qui la lungimirante politica tesa a far apparire Vladimir Putin un amico. Non bisogna far arrabbiare i russi, si diceva. Meglio tenerseli amici.

Peccato che questo ragionamento oltre ad essere, come il 90% delle cose che vengono dette nel nostro paese, del tutto ipocrita fosse anche profondamente sbagliato. O almeno assolutamente incompleto.

Perché è vero che Mosca in pochi minuti è in grado di causare decessi nell’est Europa a causa del gelo a seconda della sua volontà. Ma è anche vero che in un mondo sempre più interdipendente e multipolare se è vero che gli Usa non sono più la grande potenza egemone, è anche vero che non sono ancora un paese sottosviluppato.

Un ragionamento che hanno perfettamente compresi i membri della nomenclatura cinese (noi dipendiamo dagli Usa, ma a sua volta gli Usa dipendono da noi a causa del loro debito pubblico che acquistiamo portando i loro tassi di interessi ad un livello medio-basso) a quanto pare non riesce a far breccia in Europa.

Una Russia isolata non va da nessuna parte. Anzi. Risulta avere dei deficit strutturali (un dato su tutti: età media della popolazione) del tutto vulnerabili. E oggi la borsa di Mosca ha perso il 10%.

Se anziché sostenere per gli interessi di pochi che bisogna far fare all’orso russo, ci fossimo messi a fare politica in tutti questi anni nessuna cancelleria del mondo si permetterebbe di inviare le proprie truppe all’interno di un altro stato sovrano. A maggior ragione quella che risulta essere la più grande minaccia etica e diplomatica nel campo delle relazioni diplomatiche della nuova era.

Se qualcuno dalle parti del Cremlino ha agito in questo è perché qualcuno, in Europa e in America, col suo atteggiamento gli ha fatto credere ciò. Bel risultato. Applausi.

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