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Baseball e softball di nuovo alle Olimpiadi?

Fusione delle due federazioni per tentare di ritornare ai Giochi Olimpici. Una battaglia che spiritualmente unisce Obama, Chavez e Castro

Di Nicola Sbetti
Pubblicato il 14 Dic. 2012 alle 14:32 Aggiornato il 27 Nov. 2018 alle 10:52

Baseball e softball di nuovo alle Olimpiadi

Mercoledì 12 dicembre la Federazione Internazionale di Baseball (Ibaf) ha annunciato che i suoi 83 membri hanno votato all’unanimità in favore della fusione con la Federazione internazionale di Softball (Isf). Dopo quasi un anno di discussione si è arrivati alla conclusione che questa scelta fosse l’unica possibile per provare a convincere il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) a riammettere queste discipline nel calendario olimpico.

Dopo esser stati presenti ai Giochi dal 1992 (il softball dal 1996) al 2008, l’estromissione da quelli di Londra 2012 e Rio 2016, ha reso pressoché necessaria la fusione di Ibaf e Isf. Il 19 dicembre quindi le due federazioni presenteranno al Cio un progetto congiunto che punta sull’abbattimento dei costi, enfatizzando specialmente sull’uniformità e la condivisione del campo di gioco.

Nato negli Stati Uniti, di cui è un simbolo, il baseball si è diffuso specialmente in quei Paesi che sono stati permeati dall’influenza culturale americana. Questo sport e la sua versione ‘soft‘ sono molto popolari in estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud e Taiwan) e nel continente americano. Curiosamente è anche lo sport nazionale in due paesi dell’America Latina schierati su posizioni anti-americane come il Venezuela e Cuba.

Proprio la comune passione per ‘il diamante’ ha portato lo scorso 30 maggio il presidente del Venezuela Hugo Chàvez a provocare scherzosamente sulla questione il suo collega statunitense dichiarando: “Forza Obama, insieme possiamo allearci e combattere per il baseball e il softball”, aggiungendo poi che anche Fidel e Raul Castro, grandi appassionati di questo sport, avrebbero condiviso l’impegno. Al di là delle implicazioni politiche e del sogno olimpico, come ha evidenziato il presidente della federazione internazionale Riccardo Fraccari, questa nuova collaborazione potrebbe contribuire ad abbassare i costi e a promuovere queste discipline in un numero di Paesi sempre crescente.

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