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“Ho video di te che ti masturbi coi porno, paga o ti rovino”: la truffa che sta colpendo migliaia di italiani

Questo genere di ricatto sessuale online è talmente ricorrente da avere addirittura un nome specifico: sextortion

Di Luca Serafini
Pubblicato il 8 Ott. 2018 alle 07:52 Aggiornato il 8 Ott. 2018 alle 11:34

“Ho video di te che ti masturbi davanti a filmati porno: se non paghi entro 48 ore ti rovino inviando tutto ad amici e parenti”.

Sono di questo tenore le email ricevute negli ultimi giorni da migliaia di italiani sulle loro caselle di posta elettronica.

Si tratta di una truffa bella e buona che ha avuto inizio questa estate ma che, adesso, ha registrato un nuovo picco di denunce.

Molti utenti infatti si sono ritrovati email apparentemente inviate dal loro stesso indirizzo di posta elettronica, e in cui dei fantomatici hacker sostengono di aver avuto accesso al computer mentre la persona in questione guardava siti porno, nonché di aver registrato tutto tramite una webcam.

Da lì parte poi il ricatto: o si pagano 300 euro in bitcoin entro due giorni, o il video viene mandato in giro rovinando la reputazione del malcapitato.

Come detto, però, non c’è nulla di vero. Giovedì 20 settembre la polizia postale ha diramato un comunicato in cui spiega come riconoscere la truffa, invitando tutti coloro che dovessero ricevere email di questo genere a non pagare nulla.

Molte persone, infatti, hanno abboccato al raggiro, probabilmente suggestionati dal fatto che il messaggio arrivasse proprio dalla loro casella di posta elettronica, e giudicando quindi plausibile l’hackeraggio ai loro danni.

In realtà, l’indirizzo email potrebbe essere stato scovato violando altri siti web a cui l’utente è iscritto.

Questo genere di ricatto sessuale online è talmente ricorrente da avere addirittura un nome specifico: sextortion. Ma, nel caso di questa serie di e-mail che sta circolando in Italia, si tratta solo dell’ultimo modo ideato da dei criminali informatici per realizzare una “cyber-estorsione”.

Secondo la polizia postale, l’unico elemento autentico di quanto dichiarato dai sedicenti hacker sarebbe la password: esiste infatti un mercato nero di chiavi d’accesso a profili virtuali online che permetterebbe di ottenerla.

Ma tutto il resto è una semplice invenzione del cybercriminale ideata per mandare nel panico le persone che ricevono la mail.

È infatti tecnicamente impossibile che qualcuno installi un virus in grado di assumere il controllo del computer da remoto, attivando la webcam senza essere notato.

Il consiglio è chiaramente quello di mantenere la calma, non cedere alla minaccia e di non pagare, perché non servirebbe a fermare la minaccia.

Qualche accortezza si può comunque mettere in atto per sentirsi più al sicuro onlineÈ preferibile cambiare la password dei vari profili di frequente, impostandone di complesse e non usando mai la stessa per vari accountE installando sempre antivirus aggiornati.

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