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La realtà virtuale sempre più reale

Di TPI
Pubblicato il 15 Lug. 2018 alle 10:46 Aggiornato il 21 Lug. 2018 alle 17:35

Realtà virtuale: termine utilizzato per indicare una realtà simulata, questa è la definizione di questa parola che alcuni non vedono l’ora diventi totalmente parte della nostra vita e che altri temono profondamente.

Zuckerberg, il fondatore di Facebook, è addirittura arrivato a dire che la comunicazione visiva come la conosciamo oggi, cioè attraverso gli schermi di pc, mobile device, tv… molto presto diventerá obsoleta.

La foto in cui Zuckerberg è ritratto sorridente in mezzo ad un pubblico di persone senza sguardo, con gli occhi rapiti da una maschera ed un cavo che sembra fuoriuscire dalla testa, ha fatto il giro del mondo ed è stata motivo di ampi dibattiti e polemiche.

L’immagine ha richiamato film e libri di fantascienza in cui le persone, relegate dietro ad uno schermo e a realtá “non reali”, sono controllate da burattinai a volto scoperto. Dobbiamo davvero avere così paura del processo tecnologico?

La storia della realtà virtuale

La storia della realtá virtuale inizia nel XX secolo con il cosiddetto “cinema esperienza” di Morton Heilig che, grazie al Sensorama, poteva coinvolgere tutti i sensi in maniera realistica. Da notare che il Sensorama è funzionante ancora oggi.

Nel 1968 da parte di Ivan Sutherland e Bob Sproull nasce quello che viene considerato ufficialmente come il primo sistema di realtá virtuale con visore, cosí pesante che doveva venire appeso al soffitto.

Il termine Virtual Reality – VR si comincia ad utilizzare nel 1989, quando Jaron Lanier, pioniere del settore, fondò la Virtual Programming Languages Research – linguaggi di programmazione virtuale. Da quel momento la realtá virtuale ha visto il suo inarrestabile sviluppo, fino ai giorni nostri.

Sempre piú spesso sentiamo parlare di VR e la vediamo applicata nei piú diversi settori, primo fra tutti quello dei videogiochi. Sono giá disponibili sul mercato apparecchi di VR ed il numero di giochi lanciati che si fonda su questa tecnologia di anno in anno aumenta esponenzialmente.

Anche il gambling vuole essere al passo con i tempi. In affidabile.org potete cercare quello che fa per voi, ancora la VR non è complementata implementata per collegarsi da casa, ma possiamo giá essere sicuri che sará ciò che ci aspetterà in futuro, giá i primi portali di gambling online in VR sono stati aperti.

Il settore del turismo non è da meno e anche qui si sta vivendo una rivoluzione che sta portando ad implementare la realtá virtuale. Esplorare il mondo senza doversi muovere dal proprio salotto, fare un tour nella nostra cittá preferita direttamente dalla nostra poltrona, vedere i delfini da una spiaggia caraibica stando sdraiati a letto…queste sono solamente alcune – poche – cose che la realtá virtuale ci permetterá.

Dobbiamo preoccuparci quindi?

Ad alcuni di voi probabilmente scorrerá ancora un brivido lungo la schiena a sentir parlare di realtà virtuale. E se dicessimo che questa tecnologia puó diventare uno strumento per psicologi e psichiatri per curare ansie e paure? Addirittura puó essere utilizzato per combattere le dipendenze e per aiutare a controllare i sintomi di gravi malattie come l’Alzheimer.

In Italia, esiste giá un centro dove questa tecnologia viene sperimentata. Qui, due stanze hanno muri e pavimenti che sono in realtá schermi con sensori ed i computer proiettano su di essi lo scenario voluto. Si sono fatti – e si continuano a fare – diversi studi scientifici che attestano come la realtá virtuale puó aiutare i pazienti a guarire dalle piú disparate tipologie, dipendenze o paure, certo il numero di persone trattate non è alto ma l’argomento è caldo ed addirittura stanno venendo elargiti finanziamenti per la ricerca. Avete ancora paura?

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