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Un oggetto non identificato è entrato nel nostro sistema solare

Un nuovo oggetto è entrato nel nostro sistema solare

Lo hanno chiamato A/2017 U1, ha un'orbita che non coincide con quella di un asteroide o di una cometa e la Nasa ha confermato che viene da un sistema stellare esterno al nostro

Di Lara Tomasetta
Pubblicato il 31 Ott. 2017 alle 16:28 Aggiornato il 31 Ott. 2017 alle 16:45

Gli astronomi hanno confermato che a inizio ottobre un oggetto non ancora identificato, che è stato chiamato “A/2017 U1, è entrato nel nostro sistema solare.

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Secondo la NASA, l’agenzia governativa civile responsabile del programma spaziale degli Stati Uniti, a scoprirlo è stato il ricercatore Rob Weryk dell’Istituto di Astronomia dell’università delle Hawaii.

La sera del 19 ottobre Weryk stava scrutando il cielo con un potente telescopio sull’isola di Haleakala, nell’arcipelago delle Hawaii, quando si è accorto di qualcosa di insolito.

“Il movimento di questo oggetto non può essere spiegato facendo riferimento a quello di un normale asteroide o all’orbita di una cometa”, ha spiegato il ricercatore.

Così, effettuando numerose riprese ed eseguendo particolari calcoli, Weryk è riuscito a notare le caratteristiche orbitali dell’oggetto: “Si può affermare con certezza che proviene dall’esterno del nostro sistema solare”, ha affermato.

Finora gli scienziati hanno notato che l’oggetto, del diametro di 402 metri, è entrato nel nostro sistema solare dalla direzione della costellazione Lyra, ha fatto mezzo giro intorno al Sole a settembre e ora sta viaggiando a 44 chilometri al secondo in direzione della stella Vega.

I ricercatori ritengono che l’oggetto sia stato espulso da un altro sistema stellare nel momento in cui si stavano formando i pianeti, e che A/2017 U1 abbia viaggiato per milioni, se non miliardi di anni prima di raggiungere la sua attuale destinazione.

“Si prova un brivido lungo la spina dorsale guardando questo oggetto e pensando che sia venuto da così lontano”, ha detto Alan Fitzsimmons, docente di matematica e fisica presso la Queen’s University di Belfast, nel Regno Unito, che guida una squadra internazionale impegnata a studiare la A/2017 U1.

Questa animazione della NASA mostra la traiettoria calcolata dell’oggetto:

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