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Una spedizione scientifica ha rivelato nuovi dettagli sul continente sommerso di Zealandia

Nell'antichità la superficie emersa di Zealandia era abbastanza alta da permettere spostamenti di specie animali. La scoperta è arrivata dal lavoro di una equipe di scienziati a bordo della nave da perforazione JOIDES Resolution

Di Giuseppe Loris Ienco
Pubblicato il 27 Set. 2017 alle 20:10 Aggiornato il 27 Set. 2017 alle 20:13

Nell’antichità la superficie emersa di Zealandia, continente ormai quasi del tutto sommerso nel sud-ovest dell’oceano Pacifico, era a un livello abbastanza alto sopra le acque da permettere spostamenti di specie animali e di semi di piante tra diverse zone.

Recenti studi scientifici hanno rivelato nuovi dettagli sulle caratteristiche del territorio sprofondato nelle acque oceaniche, dopo essersi staccato dal super-continente Gondwana circa 80 milioni di anni fa.

Gli scienziati del programma di ricerca internazionale Integrated Ocean Drilling Program (IODP) hanno trascorso due mesi a bordo della nave da perforazione JOIDES Resolution prima di annunciare la scoperta di reperti fossili e di evidenze di movimenti tettonici su larga scala nella zona di mare dove una volta sorgeva il continente oggi sommerso.

I ricercatori hanno effettuato trivellazioni in sei diverse aree di Zealandia, scavando più di 860 metri sotto il livello del mare ed estraendo campioni di sedimento in grado di rivelare ancora molto.

Queste le parole, riportate dal quotidiano britannico The Guardian, di Gerald Dickens, professore della Rice University di Houston, negli Stati Uniti: “Il ritrovamento di gusci di organismi microscopici che vivevano in acque poco profonde e tracce di polline di piante terrestri rivela che la geografia e le condizioni climatiche di Zealandia erano molto diverse nell’antichità”.

Uno dei ricercatori a bordo della JOIDES Resolution, Stephen Pekar, ha aggiunto: “I campioni estratti sono come una macchina del tempo per noi. Stiamo riuscendo ad andare sempre più indietro. Stiamo riscrivendo la storia della geologia e dei movimenti tettonici di Zealandia”.

Questo continente ricopriva una superficie di cinque milioni di chilometri quadrati, che includeva la Nuova Zelanda e la Nuova Caledonia, gli unici suoi tratti di terra a non essersi inabissati.

Un documento pubblicato nel 2017 dalla rivista scientifica Geological Society of America ha riconosciuto lo status di continente a Zealandia.

Questo nome è stato coniato dall’oceanografo e geofisico Bruce Luyendyk nel 1995. Il dibattito scientifico sul riconoscimento del continente sommerso è andato avanti a fasi alterne negli ultimi due decenni.

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