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Gli astronomi hanno scoperto 12 nuove lune attorno a Giove, ecco come | VIDEO

Credits: NASA/AFP

E una di queste lune, a rotazione contraria, potrebbe anche aiutarci a capire come si formarono i pianeti del sistema solare

Di Viola Stefanello
Pubblicato il 18 Lug. 2018 alle 13:26 Aggiornato il 18 Lug. 2018 alle 13:34

Giove batteva già da tempo il record del pianeta con più satelliti naturali del nostro sistema planetario, contando fino a ora 67 lune.Ora, quasi per caso, ne sono state scoperte altre 12. Il conteggio dei satelliti ha quindi raggiunto l’impressionante numero di 79 lune, come annunciato dalla International Astronomical Union.

Il merito è dell’astronomo 41enne Scott Sheppard della Carnegie Institution for Science di Washington DC. Già responsabile della scoperta di diversi satelliti di Saturno, Urano, Nettuno e dello stesso Giove, Sheppard si è imbattuto nei 12 nuovi satelliti per la prima volta osservando i corpi celesti oltre Plutone.

Trovando Giove nella porzione di cielo in analisi, lui e il suo team hanno deciso di approfittarne per osservare anche questo pianeta, notando un gruppo di corpi celesti in movimento a una velocità simile a quella del pianeta. Così hanno rilevato la presenza di 12 possibili nuove lune.

Le nuove lune scoperte sono molto piccole, con un diametro tra 1 e 3 chilometri, e alcune di loro hanno un comportamento bizzarro. Due di loro si trovano vicino al pianeta, mentre le altre si trovano in orbite molto più lontane, a circa 25 milioni di chilometri. Nove di quelle distante orbitano all’unisono, in direzione opposta al senso di rotazione di Giove.

Un’ultima luna, anch’essa distante dal pianeta, si comporta però in modo dissonante dalle altre nove: questa oddball, andando “contromano” rispetto alle altre lune lontane, segue la stessa orbita di Giove. Le è stato dato il nome temporaneo di Valetudo.

L’osservatorio cileno di Cerro Tololo
Credits: Wikimedia Commons

Come è avvenuta la scoperta delle nuove lune di Giove

Nel marzo 2017 i ricercatori stavano utilizzando il telescopio per osservare i corpi celesti oltre Plutone, quando si sono ritrovati Giove nella porzione di cielo che stavano analizzando.

Gli scienziati hanno pensato di approfittarne per osservare corpi celesti in movimento con velocità simili a quella del pianeta, rilevando la presenza di 12 potenziali nuove lune, hanno ripetuto le loro osservazioni circa un mese dopo e hanno poi utilizzato altri telescopi per confermare la loro scoperta.

Il tempo di attesa era necessario per capire quali dei corpi celesti si comportassero effettivamente come un satellite, muovendosi su orbite prevedibili.

“Ci vogliono diverse osservazioni per confermare che un oggetto orbiti veramente attorno a Giove”, ha spiegato Gareth Williams, direttore associato dell’International Astronomical Union’s Minor Planet Center, “quindi il processo nella sua interezza ha impiegato oltre un anno”.

Due di queste nuove lune erano infatti già state confermate l’anno scorso, ma per le altre ci sono volute più osservazioni. Dato che Giove ha un diametro 11 volte quello della Terra, la molta luce solare riflessa dal grande pianeta produce un bagliore che rende spesso difficile l’identificazione di corpi celesti come le nuove lune, molto più piccole e meno luminose.

Sheppard e il suo team, però, lavorano già dal 2012 con uno strumento perfettamente adatto a mascherare il grande bagliore emesso da Giove.

Lavorando all’osservatorio di Cerro Tololo, in Cile,  ad una quota di 2200 metri sul livello del mare, hanno usato il telescopio Victor M. Blanco, uno dei più grandi telescopi dell’emisfero australe, con uno specchio dal diametro di 4 metri.

Sul Victor Blanco è stata montata una Dark Energy Camera, uno strumento incredibilmente sensibile della grandezza di una piccola automobile che serve proprio ad identificare corpi celesti ai limiti del sistema solare.

La scoperta è stata spiegata dagli astronomi con questo video:

Questa scoperta aiuta a ricostruite ulteriormente la storia di Giove, ma studiare le sue lune più esterne potrebbe anche aiutarci a capire come si formarono i pianeti del sistema solare. Terra compresa.

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