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“Il mostro Momo di Whatsapp ha costretto mia figlia a fare una cosa terribile”, la denuncia di una mamma

Di Marco Nepi
Pubblicato il 1 Mar. 2019 alle 08:21 Aggiornato il 1 Mar. 2019 alle 09:10

Una bambina di 5 anni si è tagliata i capelli mentre guardava il cartone animato Peppa Pig perché il mostro Momo l’avrebbe obbligata a farlo. Questo è quanto ha raccontato la madre di Jemma di Cheltenham (Regno Unito).

Momo è il mostro di WhatsApp inquietante dagli occhi enormi e fuori dalle orbite, i capelli unti e neri e la faccia allungata diventata famosa sulla celebre app di messaggistica. In origine, si trattava di un gioco: bastava chiamare un numero dal prefisso giapponese (+81) per ricevere su WhatsApp foto inquietanti di mostri o esseri umani dal volto deformato e messaggi minatori. Il numero era stato condiviso inizialmente su Facebook.

Il caso di Momo era stato collegato a casi di suicidio, ma la preoccupazione è forte perché secondo alcuni ora si insidierebbe anche nei video di alcuni cartoni animati per bambini come Peppa Pig e  il gioco Fortnite. Secondo un recente articolo del Guardian sono stati sollevati da alcuni esperti dubbi sulla reale esistenza del mostro virtuale; Momo potrebbe essere soltanto un modo per generare panico.

La piccola si sarebbe tagliata i lunghi capelli dopo che Momo le avrebbe ordinato di farlo mentre guardava Peppa Pig.

Sam Barr, la mamma di 25 anni, ha avvertito anche altri genitori dopo l’episodio della figlia Jemma. La mamma della piccola crede che Jemma sia stata sottoposta al lavaggio del cervello da Momo. La bambina ha infatti raccontato alla madre che il mostro le avrebbe suggerito: “Meglio tenere gli occhi aperti quando dormi!”

Sam, la giovane mamma di Cheltenham, ha detto: “Sento che la mia bambina è stata sottoposta al lavaggio del cervello da questo gioco malato”. “Grazie a Dio si è tagliata solo i capelli: avrebbe potuto fare cose peggiori”.

La vicenda sarebbe avvenuta martedì 26 febbraio 2019, quando la donna ha raccontato: “Era una normale mattinata come tante altre, correvano tutti per prepararci prima di andare a scuola. Ero in bagno a lavarmi i denti e mia figlia, Jemma, era nella sua camera da letto. Era molto tranquilla, quindi sono andato a controllarla”.

“Jemma era in piedi in mezzo alla stanza con un paio di forbici da cucina. C’erano capelli dappertutto. I suoi bei capelli biondi erano stati tagliati via, fino al cuoio capelluto, su entrambi i lati della testa. Scoppiai in lacrime e mi sentii male allo stomaco”.

“Avevo letto di Momo la sera prima e avevo preso nota mentalmente di essere molto vigile quando Jemma stava usando dispositivi elettronici”. Sam, che ha sempre tenuto d’occhio l’attività online di Jemma, riceve notifiche che le dicono esattamente cosa sta guardando sua figlia.

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