Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Scienza

I 17 luoghi più misteriosi della Terra fotografati dall’alto da Google Earth

Dalle piramidi misteriose in Egitto, all'isola fantasma nell'oceano Pacifico, passando il grande pentagono disegnato nel terreno in Kazakistan

Di Camilla Palladino
Pubblicato il 12 Apr. 2018 alle 17:23 Aggiornato il 12 Apr. 2018 alle 17:27

Google Earth è un software di Google che raccoglie le foto della Terra ottenute da immagini satellitari, fotografie aeree e dati topografici.

Oltre all’utilità del servizio offerto dal software di Google Earth, per tutti gli appassionati di stranezze storiche e curiosità non svelate, è possibile trovare scatti di luoghi misteriosi esistenti sulla Terra.

Dalle piramidi misteriose in Egitto, all’isola fantasma nell’oceano Pacifico: ecco i 17 luoghi più misteriosi della Terra ripresi da Google Earth.

La grande svastica, in Kazakistan

La grande svastica in Kazakistan. Credit: Image copyright DigitalGlobe, courtesy Google Earth

Gli scienziati hanno scoperto più di 50 geoglifi, disegni sul terreno, nel nord del Kazakistan, nell’Asia centrale, incluso questo grande disegno a forma di svastica.

I geoglifi sembrano risalire a 2mila anni fa. A quel tempo, le svastiche non erano rare in Europa e in Asia, e non erano ancora collegate a ideologie politiche antisemite.

L’isola in mezzo a un lago che si trova su un’isola in mezzo a un lago che si trova su un’isola, nelle Filippine

L’isola in mezzo a un lago che si trova su un’isola in mezzo a un lago che si trova su un’isola. Credit: Image copyright DigitalGlobe, courtesy Google Earth

Questa immagine di Google Earth mostra un’isola in mezzo a un lago che si trova su un’isola in mezzo a un lago che si trova su un’isola.

L’isola di Luzon si trova nelle Filippine, e al suo interno c’è il lago Taal. Nel lago Taal, a sua volta, si trova l’isola chiamata Volcano Island.

Su Volcano Island, con il tempo, il cratere del vulcano è diventato un lago, al cui interno risiede a sua volta una piccola isola.

Le strane ruote disegnate nell’Oasi di Azraq, in Giordania

Le strane ruote disegnate nell’Oasi di Azraq, in Giordania. Credit: Image courtesy Google Earth

Google Earth ha individuato alcuni vecchi elementi artistici incisi sulla superficie del pianeta, tra cui disegni a forma di ruota che potrebbero risalire a circa 8.500 anni.

Ciò vuol dire che potrebbero essere più antichi dei geoglifi del Perù chiamati Linee di Nazca.

Alcuni di questi disegni nell’Oasi di Azraq, in Giordania, sembrano essere posizionati in modo da essere allineati all’alba del solstizio d’inverno.

L’occhio di bue, in Medio Oriente

L’occhio di bue, in Medio Oriente. Credit: Image courtesy Google Earth

Uno dei disegni delle strane “ruote” che si trovano in Medio Oriente assomiglia ad un occhio di bue.

Oltre ad esso, si possono vedere tre triangoli rivolti verso l’occhio, e tre file di piccole pile di pietre, che conducono dai triangoli verso l’occhio.

Le piramidi misteriose, in Egitto

Le piramidi misteriose, in Egitto. Credit: Google Earth via Google Earth Anomalies

Questa immagine di Google Earth mostra un’anomalia nel terreno, che alcuni ritengono essere una piramide non scavata.

Le piramidi misteriose, in Egitto. Credit: Google Earth via Google Earth Anomalies

Dozzine di anomalie in Egitto sono state rilevate usando Google Earth negli ultimi anni, anche se molti credono semplicemente che si tratti di fenomeni naturali.

Per saperlo con certezza, sono necessari ulteriori scavi, ma la sicurezza e la situazione economica in Egitto hanno limitato il numero e le dimensioni degli scavi.

L’isola fantasma, nel sud dell’Oceano Pacifico

L’isola fantasma, nel sud dell’Oceano Pacifico. Credit: via Google Earth

Nel 2012, un gruppo di ricercatori australiani “non ha scoperto” un’isola delle dimensioni del quartiere newyorkese di Manhattan, nell’oceano Pacifico meridionale.

Un misterioso luogo chiamato Sandy Island era apparso sulle mappe, a nord-ovest della Nuova Caledonia. Ma quando gli scienziati hanno cercato di raggiungere l’isola, nel novembre 2012, hanno trovato solamente acqua.

L’anno seguente, i ricercatori hanno spiegato perché l’isola fantasma era stata inclusa in alcune mappe per più di un secolo, indicando alcuni errori umani e la possibile presenza di una zattera di pomice.

Siti di lancio abbandonati, negli Stati Uniti

Siti di lancio abbandonati, negli Stati Uniti. Credit: Google Earth

I missili Nike, realizzati grazie al primo sistema missilistico superficie-aria teleguidato del mondo, erano pronti per il lancio in quasi 300 siti negli Stati Uniti tra il 1954 e gli anni Settanta.

Alcuni di essi erano anche dotati di testate nucleari, ma sono diventati obsoleti con l’avvento dei missili balistici intercontinentali a lungo raggio (ICBM).

Per questo motivo, a partire dalla diffusione dei nuovi missili, i siti di lancio adibiti per i missili Nike sono stati completamente abbandonati, senza mai essere riutilizzati.

Il grande pentagono, in Kazakistan

Il grande pentagono, in Kazakistan. Credit: Google Maps

Sulle steppe dell’Asia centrale, in un angolo remoto del Kazakistan, c’è un grande pentagramma, del diametro di circa 366 metri, inciso sulla superficie terrestre.

La stella a cinque punte, circondata da un cerchio, che si trova sulla riva meridionale del bacino di Tobol, si presenta vividamente su Google Maps, la versione online del più dettagliato Google Earth.

Molti commenti online collegavano il sito con il culto del diavolo, nefande sette religiose o abitanti del mondo sotterraneo.

In realtà, il pentagramma risulta essere il contorno di un parco fatto a forma di stella; la stella è segnata da strade fiancheggiate da alberi, rendendo la forma della stella ancora più distinta nelle foto aeree.

La spirale del deserto, in Egitto

La spirale del deserto, in Egitto. Credit: Google Earth

Questo gigantesco disegno a spirale ripreso nel deserto egiziano, non lontano dalle rive del Mar Rosso, è un’installazione artistica chiamata Desert Breath.

Nel marzo 2007, le tre artiste concettuali Danae Stratou, Alexandra Stratou e Stella Constantinides hanno creato l’opera da più di 30omila metri quadrati per celebrare “il deserto come uno stato d’animo, un paesaggio della mente”, come dicono le autrici dell’opera sul loro sito.

La città bucata, in Siria

La città bucata, in Siria. Credit: Google Earth screen shot

La guerra civile in Siria ha messo in pericolo centinaia di siti archeologici, tra cui il danneggiamento di tutti e sei i siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO presenti nel paese.

I satelliti, in particolare, hanno mostrato gran parte di questa devastazione, soprattutto nella città di Apamea, dove le immagini di Google Earth hanno mostrato l’antica città romana devastata dai buchi scavati dalle bombe.

Il lago di sangue, in Iraq

Il lago di sangue, in Iraq. Credit: Cnes/Spot Image, Digital Globe, GeoEye, Google

Fuori da Sadr City, in Iraq, si trova un lago rosso sangue.

Non c’è, ancora, nessuna spiegazione ufficiale per il colore di questo strano lago.

L’enorme scritta “HAMAD”, sull’isola di Al Futaisi

L’enorme scritta “HAMAD”, sull’isola di Al Futaisi. Credit: 2011 Google – Imagery

Hamad bin Hamdan al Nahyan, un miliardario sceicco e membro della famiglia al potere di Abu Dhabi, ha fatto incidere il suo nome sulla superficie sabbiosa dell’isola di Al Futaisi, isola di sua proprietà che si trova nel Golfo Persico.

La scritta HAMAD misura quasi un chilometro in altezza e più di tre in larghezza mezzo miglio di altezza e 2 miglia di lunghezza, ed è visibile dallo spazio.

Normalmente, le parole scritte sulla sabbia si lavano via, ma queste lettere sono tanto grandi da formare corsi d’acqua che assorbono la marea.

Il bunker alieno, nel Nuovo Messico

Il bunker alieno, nel Nuovo Messico. Credit: Google Maps

Incisi sul terreno del deserto vicino a Mesa Huerfanita, nel Nuovo Messico, ci sono due grandi diamanti circondati da una coppia di cerchi sovrapposti.

Il giornalista investigativo britannico John Sweeney ha affermato che il sito segna un bunker nascosto appartenente alla Chiesa di Scientology.

Comunque, non c’è nessuna certezza ufficiale di questa teoria, e i simboli rimarranno probabilmente un mistero.

Le venature nel deserto del Gobi, in Cina

Le venature nel deserto del Gobi, in Cina. Credit: Digital Globe, Google

Le immagini di Google Earth hanno rivelato una serie di misteriose venature disegnate sulla superficie del deserto del Gobi, in Cina.

Secondo gli esperti, è una base militare segreta le cui strutture sono utilizzate per test di armi, calibrazione dei satelliti spia e test di strumentazione radar.

Molto probabilmente, le venature nello specifico costituiscono un array di antenne Yagi, un dispositivo utilizzato per il rilevamento del meteo e altre ricerche atmosferiche.

Le labbra incise nel terreno, in Sudan

Le labbra incise nel terreno, in Sudan. Credit: Digital Globe, Google

Queste labbra carnose sono una formazione collinare situata a Gharb, nel Darfur, in Sudan.

L’UFO che si libra nell’aria, in Australia

L’UFO che si libra nell’aria, in Australia. Credit: Sensis Pty Ltd, Digital Globe, Google

In Australia è stato avvistato uno strano triangolo costellato da fari brillanti.

Quando fu avvistato, nel 2007, gli ufologi lo definirono rapidamente un “triangolo UFO” colto nell’atto di librarsi sopra la Terra.

Altri utenti di Google Earth sostengono che potrebbe essere un’antenna associata a un vicino parco eolico telecomandato.

La base militare segreta, in Cina

La base militare segreta, in Cina. Credit: Google Earth

Un misterioso insieme di immagini satellitari viste su Google Earth ha suscitato scalpore quando un ex impiegato della CIA ha dichiarato a Wired di aver scoperto alcune “strutture” nel deserto intorno a Kashgar, una città nel remoto deserto occidentale della Cina che fa parte della provincia dello Xinjiang.

Alcuni hanno ipotizzato che gli edifici del sito facessero parte di una base militare segreta. In realtà, grazie all’ulteriore analisi del tecnologo geospaziale Stefan Geens, che ha trascorso mesi in quella parte della Cina, ha detto che il sito era probabilmente parte di un importante centro di produzione.

| Il mistero della galassia fantasma grande quanto la Via Lattea |

Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Se ti piace questa notizia, segui TPI Pop direttamente su Facebook

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version