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    L’invenzione giapponese che permette di evitare gli eventi sociali mandando un alter-ego

    La chameleon mask. Credit: deMilked

    Al di là dell'indole caratteriale di ogni persona, è capitato a tutti almeno una volta di ritrovarsi in casa, pronti per uscire, ma con nessuna voglia di farlo

    Di Camilla Palladino
    Pubblicato il 8 Feb. 2018 alle 16:02 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 16:15

    Nella vita ci sono due tipi di persone: gli introversi e gli estroversi. Per i primi, rispettare gli impegni sociali e mondani è molto più difficile rispetto ai secondi.

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    Al di là dell’indole caratteriale di ogni persona, comunque, è capitato a tutti, almeno una volta, di ritrovarsi in casa, pronti per uscire, ma con nessuna voglia di farlo.

    Per questo tipo di serate, la compagnia giapponese Rekimoto Lab ha presentato la sua nuova invenzione alla conferenza EmTech in Asia: la Chameleon Mask.

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    La maschera consiste in un meccanismo di telepresenza – o videoconferenza – simile a quelli già esistenti, con la differenza che in questo caso il supporto visivo non è sostenuto da un robot, ma da una persona in carne e ossa, un surrogato umano.

    In sostanza, è possibile inviare un’altra persona ad una festa al posto nostro. Questa persona indosserà la maschera, sulla quale apparirà il nostro volto. Saremo poi noi a poter teleguidare il nostro alter-ego a distanza, spiegandogli come comportarsi, con chi interagire e altro ancora.

    La chameleon mask. Credit: deMilked

    Quest’idea innovativa è stata soprannominata “Uber Umano”, dal momento che può portarti dove vuoi senza usare l’auto, ma il corpo di un’altra persona.

    Un’invenzione all’altezza di Sheldon Cooper, il famoso personaggio della serie televisiva The Big Bang Theory con evidenti problemi di socializzazione, che nel corso di una puntata crea il suo alter ego robotico per rimanere nella sua stanza, evitando così di esporsi ai pericoli del mondo.

    L’alter ego robotico di Sheldon, e Leonard. Credit: The Big Bang Theory

    Per testare la credibilità del prodotto, la compagnia ha condotto alcuni esperimenti, i quali hanno mostrato che, mentre gli alter-ego interagiscono con le persone, queste ultime tendono a credere che chi si trova di fronte a loro sia l’individuo che viene ritratto sullo schermo.

    La persona che agisce da controfigura, nella maggior parte di queste situazioni, viene semplicemente ignorata dal pubblico.

    Gli scopi per cui è nata la maschera, però, non sono tutti nobili, ma anzi possono anche essere considerati preoccupanti – trovare un partner, evitare l’interazione, far vivere a qualcun altro ciò che dovremmo vivere noi.

    Pigrizia e asocialità a parte, comunque, la chameleon mask è utile per molti scopi: gli uomini e le donne troppo impegnati possono utilizzarla per fare presentazioni o andare ad appuntamenti ai quali non posso essere fisicamente presenti.

    Oppure, le persone che hanno malattie o disabilità possono utilizzarla per andare dove vogliono, senza le limitazioni del caso.

    La chameleon mask. Credit: deMilked

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