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    I piccoli scienziati crescono

    La passione per la ricerca e le invenzioni dei finalisti italiani al concorso europeo “I giovani e le scienze”, soluzioni innovative pensate in “green”. Età compresa tra i 14 e i 20 anni.

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 15 Apr. 2022 alle 15:24 Aggiornato il 15 Apr. 2022 alle 15:26

    Articolo pubblicato su Stradenuove.net

    Soluzioni rigorosamente innovative per l’ambiente e la sostenibilità. Dai biomattoni o gli ecofilter, a robot, droni, prototipi per la salute o come il progetto Vega Robot per la mobilità green. Studi di chimica e arte come il progetto sui Corali di Papa Pio V o le idee nuove per combattere l’inquinamento utilizzando pneumatici esausti per catturare ioni di metalli pesanti.

    Sono solo alcuni dei prototipi che testimoniano la qualità delle menti dei giovani italiani, di età compresa tra i 14 e i 20 anni di tutta Italia e dimostrano come la ricerca non si fermi mai. Sono progetti premiati dalla Commissione europea a Milano al concorso europeo “I giovani e le scienze”, al quale hanno partecipato una settantina di ragazzi nell’ambito della selezione italiana promossa dalla Direzione generale Ricerca della Commissione europea, selezione che si è svolta a Milano nella sede della Federazione Associazioni Scientifiche e Tecniche (Fast).

    Gli stand con 28 studi, progetti e prototipi innovativi (22 italiani e 6 internazionali) sono stati in mostra, aperti al pubblico, per tre giorni. I migliori che rappresenteranno l’Italia alla finale europea 33° EUCYS – concorso dell’Unione europea per i giovani scienziati che si terrà a Leiden in Olanda dal 13 al 18 settembre, sono proposti da Davide Frena anno (2004), Gianmaria Grotta (2004), Dominick Riz (2004) dell’Istituto Rainerum di Bolzano con il progetto “Analisi Batimetrica tramite Dati Georeferenziati con Drone Acquatico”, che consiste nell’aver realizzato un’imbarcazione creata da loro per il moni­toraggio delle sedimentazioni nei fondali di bacini idrici artificiali. Si tratta di un drone acquatico in grado di effettuare le misurazioni della profondità del fondale e controllan­done la variazione nel tempo.

    L’altro lavoro è di Marco Carnevale (2004), Filippo Cazzola (2004), Luca Bincoletto (2004) dell’ITAS Carlo Gallini di Voghera (Pavia) sul “Sistema di controllo da remoto delle api”, un innovativo dispositivo elettronico in grado di rilevare il peso complessivo dell’arnia, le concentrazioni di CO2, di composti organici volatili e i valori di temperatura e umidità interna e esterna all’arnia per monitorare meglio il loro benessere.

    La giuria, formata da ricercatori, esperti, imprenditori di rilievo italiano e internazionale ha elargito attestati, prestigiosi riconoscimenti e i ragazzi hanno vinto pure la possibilità di viaggiare e di aderire ad altri prestigiosi contest internazionali. «Questo concorso infatti –  ha spiegato il presidente della FAST Roberto Buccianti – è un punto di partenza non di arrivo, in quanto proietta gli studenti meritevoli verso altre mete come la finale europea EUCYS ma che consente anche ai finalisti nazionali di poter presentare i loro prototipi, studi, ricerche all’estero in altre competizioni e di vincere numerosi altri riconoscimenti internazionali. È soprattutto è un’occasione per crescere e per comprendere che la ricerca, in tutti gli ambiti, apre la mente e aiuta a fare networking».

    Potranno andare a San Paolo in Brasile gli studenti Silvia Todeschi (2004), Alessandro Albertini (2004), Emma Ravini (2004) dell’ITIS Fermi di Mantova e rappresenteranno l’Italia a FeNaDANTE, importante fiera della scienza (19-24 settembre 2022) con il loro innovativo progetto “ECO-FILTER” ecologico, a basso costo, utile per il recupero dei metalli pesanti dalle acque reflue; mentre parteciperanno a GYSTB, Global Youth Science and Technology Bowl 2022 a Hong Kong (10-12 giugno) con il progetto “Renewaboat” gli studenti Denis Antolini (2003), Nicola Rossi (2003), Daniel Cecchetti (2003) dell’ITTS Belluzzi Da Vinci di Rimini.

    E ben tre progetti andranno a Regeneron ISEFfiera internazionale della scienza e della ingegneria, Atlanta (Georgia, Usa, 7-13 maggio 2022): il progetto “Misurare il tempo con una mela” di  Viorel Ionut Bohotici (2002), di origine rumena che ha studiato a Jesi e ora frequenta il Politecnico di Torino; i ragazzi del progetto “ContromaNO: sistema optoelettronico per la segnalazione di veicoli in contromano su autostrade” Tommaso Caligari (2006), Marco Zecchin (2006) dell’ITI Omar di Novara e i giovani del progetto “EnoMed. Il potere degli antiossidanti dell’uva: una prospettiva Green per la terapia antitumorale” Lisa Paola Gurnero (2005), Luca Figazzolo (2005), Letizia Mutti (2003) dell’Istituto Ascanio Sobrero, di Casale Monferrato.

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