Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Scienza

Gmail spiate: le nostre email possono essere lette dagli sviluppatori, ecco perché

Numerose società informatiche hanno avuto libero accesso a migliaia di messaggi di posta elettronica inviate e ricevute dagli utenti

Di Diego Barbera
Pubblicato il 5 Lug. 2018 alle 10:06

Gmail spiate a scopo commerciale? Le nostre email di Google possono essere lette da sviluppatori di applicazioni di parti terze. La non così piacevole scoperta è stata diffusa da un recente articolo indagine del Wall Street Journal con numerose testimonianze.

Vengono riportati i casi di società informatiche che hanno avuto accesso alle email ricevute e inviate attraverso il popolare client di Google.

L’accesso è avvenuto non solo in modo automatico tramite algoritmi e sistemi, ma anche attraverso un controllo manuale di operatori umani. Lo ha raccontato la società Return Path Inc. al WSJ.

Questo significa che persone in carne e ossa hanno avuto la possibilità di leggere centinaia se non migliaia di Gmail private.

Qual è il motivo che ha portato i sviluppatori a voler chiedere questo permesso? Molto semplice, si tratta della possibilità di analizzare i contenuti dei messaggi a scopi pubblicitari.

Questo non vuol dire spiare meramente quel che c’era scritto, ma compiere uno studio per sviluppare un sistema. Quesot sistema sarebbe poi stato in grado di trarre le keyword che avrebbero poi permesso di sviluppare inserzioni più personalizzate.

Semplificando, significherebbe che questa indagine avrebbe portato a una pubblicità più mirata sugli interessi dell’utente. E su quello che in un determinato momento lo coinvolgeva.

Più che Gmail spiate si potrebbero definire, dunque, analizzate. E questa ricerca che riguarda la nostra quotidianità avrebbe reso un valore commerciale altissimo.

Perché se ad esempio discorriamo le nostre email sulla Sardegna avremo possibilità di ricevere pubblicità relative all’Isola e a ciò che lo riguarda in modo più preciso e mirato.

Si può credere alla buona fede di Google. Anche perché basta leggere le richieste e i relativi permessi concessi agli sviluppatori per comprendere che la privacy dei contenuto è l’email rimane protetta.

Tuttavia permane una certa inquietudine per questo accesso alle nostre conversazioni private a scopo commerciale.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version