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I cellulari sono cancerogeni? I risultati di uno studio decennale sui ratti

Da Pixabay

Un esperimento lungo dieci anni e conseguito su migliaia di roditori ha simulato l'esposizione alle radiazioni emesse dai telefonini, ecco cosa ne è uscito

Di Diego Barbera
Pubblicato il 2 Nov. 2018 alle 12:30

I cellulari sono cancerogeni? Le radiazioni emesse dagli smartphone sono ormai da anni indicate come una delle possibili cause di tumore, ma non esistono evidenze incontrovertibili che vanno a confermare questa tesi.

Tuttavia, una recente ricerca pubblicata dall’agenzia americana National Toxicology Program ha cercato di evidenziare una relazione tra l’esposizione alla radiazione emessa dai telefonini e l’aumento dell’incidenza dei tumori sull’organismo.

Nello specifico, sono stati sottoposti 3000 fra topi e ratti a bombardamenti di radiazioni di 10 minuti ogni 10 minuti di pausa per una durata anche di due anni, sin dalla gestazione. Lo studio è durato in tutto 10 anni ed è costato ben 30 milioni di dollari.

Emerge immediatamente un particolare da non sottovalutare ossia che negli ultimi dieci anni i telefonini hanno compiuto balzi da gigante sia per quanto riguarda le tecnologie integrate, come ad esempio il passaggio dal 2G e 3G all’attuale standard 4G con 5G pronto. I nuovi cellulari sono composti da materiali migliori e si è prestata un’attenzione più decisa proprio verso il rispetto della salute degli utenti.

Inoltre, i roditori sono stati bombardati di radiazione in tutto il corpo, mentre nell’uomo questo avviene in una zona molto limitata e non per tutto il giorno. Quali risultati sono stati ottenuti nelle esposizioni a radiazioni da parte dei topi e ratti?

l’unica evidenza certa è quella di un tumore maligno al cuore che ha visto un incremento compreso tra il 5 e il 7% nei ratti maschi, ma che nelle femmine – oppure su altri tipi di roditori – non si è osservata. Di conseguenza è difficile trarre una conclusione universale e ben definita.

Il tumore al cervello, che è quello che da sempre viene associato senza alcuna evidenza scientifica all’esposizione alle radiazioni dei telefonini, non ha invece visto alcuna significativa manifestazione. Altri tipi di cancro che hanno visto un aumento sono quelle alle ghiandole surrenali sempre nei ratti maschi. Curiosamente, l’esposizione radiazioni andava a abbassare l’incidenza di malattie ai reni che sono la principale causa di morte fra i topi più vecchi.

Insomma un ennesimo studio che non mette una parola fine e ancora una volta più che le simulazioni e gli esperimenti ci daranno risposte direttamente i dati raccolti sulla popolazione che utilizza tutti i giorni gli smartphone.

Per evitare problemi è sempre consigliabile seguire pratici espedienti come dormire senza lasciare il telefono acceso vicino al comodino e usare cuffie o auricolari.

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