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Il ragazzo che è rimasto paralizzato dopo aver mangiato una lumaca

L'incredibile storia dell'adolescente che è rimasto paralizzato dopo aver ingerito una lumaca per scommessa. Credit: Pixabay

Sam Ballard ha pagato caro la scommessa fatta per gioco con gli amici. Dopo aver ingoiato la lumaca, il ragazzo è stato in coma per più di un anno, e quando si è svegliato ha scoperto di essere rimasto paralizzato

Di Camilla Palladino
Pubblicato il 9 Mar. 2018 alle 11:55 Aggiornato il 9 Mar. 2018 alle 12:01

Sam Ballard era un giovane rugbista australiano di 19 anni quando nel 2010 ha accettato una scommessa con gli amici che gli ha rovinato la vita: ingoiare una lumaca.

La sfida, apparentemente innocua, ha provocato al giovane un’infezione parassitaria, che ha causato a sua volta una grave malattia al cervello, lasciando l’adolescente paralizzato dal collo in giù.

Quando Ballard ha ingerito la lumaca, non sapeva che contenesse il parassita Angiostrongylus cantonensis, riporta il Washington Post.

Da adulti, questi parassiti infettano tipicamente i ratti, ma durante le prime fasi del loro ciclo vitale, possono essere trasportati da vermi e lumache che mangiano feci di ratto, e infettare le persone che mangiano le lumache poco cotte.

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Nel caso di Ballard, il parassita ha causato una grave infezione al cervello. Il raggo è andato in coma per 420 giorni ed è rimasto paralizzato dal collo in giù quando è stato dimesso dall’ospedale tre anni dopo.

A marzo 2018 – otto anni dopo l’incidente – il giovane, che è ancora paralizzato e necessita di assistenza 24 ore su 24, è stato informato che l’assegno assicurativo che riceve dall’Australian Disability Insurance Scheme è stato recentemente ridotto da poco più di 300mila euro a circa 100mila euro.

Oltre alle lumache e ai vermi, i parassiti dei ratti possono infettare anche le rane, i granchi e i gamberetti d’acqua dolce, i quali possono anche trasmettere l’infezione alle persone, quando vengono consumati crudi o poco cotti, secondo il Centers for Disease Control and Prevention (CDC).

Le persone che hanno tali infezioni, spesso non sviluppano alcun sintomo o possono manifestare sintomi lievi e a breve termine come febbre, mal di testa, torcicollo, nausea e vomito.

In effetti, il parassita generalmente muore da solo, anche se la persona infetta non riceve alcun trattamento, ha detto il CDC.

Tuttavia, a volte l’infezione può portare a una rara forma di meningite nota come meningoencefalite eosinofila, in cui un tipo di globuli bianchi, noto come eosinofilo, aumenta di numero nel cervello e nel liquido spinale.

In alcuni casi – come quello di Ballard – questo può portare a gravi disturbi del sistema nervoso, causando paralisi o addirittura morte, secondo il CDC.

Uno studio pubblicato nel maggio 2017 sulla rivista PLOS ONE ha indicato che il parassita attualmente si trova in tutta la Florida.

Inoltre, anche i casi di infezione parassitaria a Maui alle Hawaii sono in aumento, con quattro persone infette e quattro sospette infezioni segnalate nell’aprile del 2017.

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