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“Il mio ragazzo non raggiunge l’orgasmo. È perché si masturba troppo?”

Credit: Mike Lerner

Una ragazza si è rivolta a una psicoterapeuta specializzata nel trattamento dei disturbi sessuali per risolvere una situazione che è molto comune

Di Marta Perroni
Pubblicato il 3 Apr. 2018 alle 12:28 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 01:22

• TPI Sessualità “Sto con il mio attuale ragazzo da un po’. Facciamo molto sesso, regolare, ma lui ha difficoltà a raggiungere l’orgasmo. Quando dice di essere molto vicino all’eiaculazione, all’ultimo, proprio non riesce a concludere”.

“Abbiamo provato di tutto, fatto ricerche online, cambiato preservativi, provato lubrificanti, assunto integratori. Ma niente. Poi mi ha rivelato che spesso si masturba molto regolarmente e che forse pensa di essere diventato insensibile. È molto frustrato e vorrei trovare qualcosa che possa aiutarlo”.

Sono le parole di una ragazza che si è rivolta ad una sessuologa in cerca di aiuto, per tentare di risolvere una situazione che è molto comune.

Ciò che si è sentita rispondere è che, innanzitutto, è sbagliato definire il non raggiungimento dell’orgasmo come un “problema”, a meno che non ci sia la volontà di una gravidanza.

Molte persone pensano infatti che ci sia un unico modello “giusto” da seguire per fare l’amore: prima i preliminari e poi una “sessione” di rapporti che dovrebbe portare al raggiungimento dell’orgasmo da parte di entrambi (idealmente nello stesso momento).

Ma tutto ciò è solo pura fantasia. Ogni coppia che si pone un simile obiettivo dovrà affrontare la delusione della sconfitta.

“La risposta all’istinto sessuale può assumere infinite forme ed è molto più eccitante seguire l’impulso che adattarsi (anche inconsciamente) a un modello standardizzato”, spiega Pamela Stephenson Connolly, psicoterapeuta statunitense specializzata nel trattamento dei disturbi sessuali.

E continua: “Ad esempio, una coppia che si getta in 20 minuti di baci appassionati senza fare altro ha comunque una favolosa vita sessuale”.

“Allo stesso modo, una coppia che salta i preliminari e va dritto alla penetrazione non è un problema se è quello che vogliono entrambi i partner. Oppure anche chi trascorre un intero fine settimana semplicemente flirtando e sfiorandosi ha un’esperienza sessuale eccitante e decisamente appagante”.

Insomma, invece di cercare di forzare un finale che non arriverà, bisognerebbe cercare di personalizzare di più.

“È davvero improbabile che la masturbazione desensibilizzi il partner, ma il fatto che lui menziona spesso la sua capacità di eiaculare auto-stimolandosi potrebbe persino essere un suggerimento di qualcosa che vorrebbe fare in presenza della compagna”.

Dobbiamo essere aperti al cambiamento, sostiene la psicoterapeuta, e smettere di prendere il sesso tanto seriamente. Non esiste un ABC, e nessuno dovrebbe sentirsi “in dovere” di raggiungere l’orgasmo.

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