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    Morrisons, il supermercato britannico che si preoccupa dei clienti autistici

    Il supermercato, ogni sabato, abbassa le luci e spegne la musica per mettere a proprio agio i clienti autistici.

    La catena di supermercati lancia la "Quieter hour": luci basse, musica spenta e personale consapevole di cosa sia l'autismo

    Di Cristiana Mastronicola
    Pubblicato il 22 Lug. 2018 alle 12:21 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:32

    La catena di supermercati britannica Morrisons ha lanciato la “Quieter Hour” in tutti i suoi 493 negozi per andare incontro ai clienti autistici che potrebbero non sentirsi a proprio agio mentre fanno spesa. morrisons supermercato autismo

    Durante la “Quieter Hour”, che si svolge ogni sabato dalle 9 alle 10, le luci nei negozi si affievoliscono, la musica di sottofondo viene disattivata, gli annunci fatti dall’altoparlante saranno evitati e altri rumori, come quelli delle casse verranno abbassati.

    L’iniziativa, sostenuta anche della National Autistic Society (NAS), è stata già testata all’inizio di quest’anno nei negozi di Lincoln, Woking e Gainsborough.

    Fare spesa nei supermercati può rivelarsi un’esperienza intensa e ansiogena per le persone affette da autismo, come spiega Tom Purser, responsabile delle campagne al NAS.

    “Circa 700mila persone rientrano nello spettro autistico nel Regno Unito. Questo significa che vedono, ascoltano e sentono il mondo in modo diverso dalle altre persone. Spesso in un modo intenso. Per questo anche solo fare spesa può diventare una vera lotta”, dice.

    Come si legge sull’Independent, alla National Autistic Society sanno che “anche piccoli cambiamenti possono fare una grande differenza per la vita delle persone autistiche e delle loro famiglie”.

    I negozi possono fare qualcosa e aiutare queste persone già solo abbassando i livelli di illuminazione, diminuendo quei rumori tipici degli esercizi commerciali e formando il personale sull’autismo.

    “La Quieter Hour di Morrison è un passo nella direzione giusta per aiutare le persone affette da autismo per le loro famiglie”. Non fanno altro che rendere lo shopping “più autistico”, dice ancora Purser.

    Anche altre catene stanno pensando di seguire le orme di Morrisons e già dal prossimo autunno dimostreranno così di essere vicine alla comunità autistica.

    La National Autistic Society ha appena lanciato la sua campagna Autism Hour, l’ora dell’autismo, che vedrà negozi e aziende, dal 6 ottobre al 13 ottobre, predisporre fasce orarie proprio per i clienti autistici.

    Tenere a mente le esigenze dei clienti autistici è estremamente importante per le attività di vendita al dettaglio, spiega Fay Hough, attivista autistico. “Fare spesa è sempre stato un compito arduo con il figlio Bowie, autistico”, dice.

    “Fin dalla nascita, non ha mai affrontato bene lo stare in luoghi affollate, e ricordo che prima di sapere che fosse autistico pensavo: ‘Non posso andare in posti pubblici senza che pianga’”.

    L’ora di autismo è veramente qualcosa di importante per i genitori di bambini autistici. Semplici iniziative come assicurarsi che le luci siano basse, che la musica sia spenta e che lo staff sia consapevole di cosa significhi avere a che fare con persone autistiche, fa la differenza”.

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