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Quarantena per gli asintomatici, Schillaci: “Dopo 5 giorni potranno tornare a lavoro”

Di Massimiliano Cassano
Pubblicato il 29 Nov. 2022 alle 17:20

Dopo aver ipotizzato l’eliminazione del tampone finale di negatività al Covid, almeno per gli asintomatici, il ministro della Salute, Orazio Schillaci – oggi a Campobasso per partecipare all’inaugurazione dell’Anno accademico dell’Università degli Studi del Molise – ha annunciato novità sulla quarantena per quanto riguarda il lavoro. “Stiamo lavorando – ha detto – per far sì che gli asintomatici dopo 5 giorni di isolamento possano rientrare alle loro attività. A breve presenteremo una modifica alla norma in vigore”. Si va quindi verso un isolamento in casa per cinque giorni dal tampone positivo e poi, in caso di scomparsa dei sintomi, si potrà tornare a lavoro senza esibire un test con esito negativo.

“Sono convinto — ha spiegato il membro dell’esecutivo Meloni — che siamo in una fase diversa della malattia da Covid 19 che oggi non è quella che abbiamo visto tre anni fa. Manteniamo alta l’attenzione ma siamo fiduciosi che si possa uscire dal Covid e pensiamo che sia importante ora pensare ai tanti problemi che con il Covid sono rimasti indietro, come le liste d’attesa e gli screening oncologici”. Tra i tanti “guai” provocati dal Covid, second Schillaci “l’unica cosa che ha fatto capire è quanto sia importante la sanità e la sanità pubblica. Soltanto con l’arrivo di questa terribile pandemia e di fronte a 180mila morti si è capito che la spesa per la salute è una spesa primaria e irrinunciabile”.

Ha rivendicato i risultati del governo sui fondi alla salute e ha ribadito: “Il nostro Sistema sanitario nazionale una volta era il migliore di tutti, ma dal 2013 in poi è stato definanziato pesantemente. Carenze e difficoltà di oggi sono il risultato di scelte sbagliate del passato quando la sanità era considerata la cenerentola del bilancio statale”. Per il ministro l’intera sanità “va riorganizzata, perché il Covid ha dimostrato quanto sia fragile in molte regioni il territorio”. Schillaci vorrebbe correggere “una distorsione che si è creata nel corso degli anni: il sovraccarico delle strutture ospedaliere” e “riaffermare il ruolo strategico della sanità territoriale per migliorare i servizi ai cittadini”.

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