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Influenza del cammello, le autorità sanitarie in allerta: “Più letale del Covid-19”

Di Marco Nepi
Pubblicato il 15 Dic. 2022 alle 19:29

Influenza del cammello, le autorità sanitarie in allerta: “Più letale del Covid-19”

Dopo il Covid-19, un’altra influenza della famiglia dei Coronavirus terrorizza il pianeta. Si passa dall’incubo dei pipistrelli del 2020 alla paura dei cammelli. La nuova infezione, infatti, viene trasmessa all’uomo proprio dal cammello o da altra persona infetta. Secondo gli esperti arriva a essere, nei casi più gravi, più letale del Covid.

Tuttavia, in Europa, come in tutto l’occidente, il rischio di infezione è solitamente molto basso. Ma i tanti viaggiatori che hanno visitato il Qatar per i Mondiali di calcio 2022 preoccupano le autorità sanitarie.

La Health Security Agency britannica ha allertato i medici di tutto il Regno Unito che i tifosi di calcio che tornano dal Qatar potrebbero essere portatori della sindrome respiratoria mediorientale, comunemente conosciuta come Mers.

La Mers o “influenza del cammello” è una malattia respiratoria rara, ma grave che può colpire i viaggiatori nei paesi del Medio Oriente. Si diffonde attraverso il contatto ravvicinato con cammelli portatori del virus o con una persona infetta, oppure consumando carne di cammello cruda o latte di cammello non pastorizzato.

Al momento non è disponibile alcun vaccino. L’influenza del cammello può portare a una grave malattia che si manifesta inizialmente con i tipici sintomi influenzali, che possono aggravarsi con difficoltà respiratorie e diarrea.

Più grave del Covid-19

Come il Covid, la Mers è provocata da un Coronavirus. A differenza del primo, però, la Mers non si diffonde facilmente e dal 2012 sono stati identificati solo 2.500 casi, poiché il virus si replica nel tratto respiratorio inferiore.

Tuttavia è molto più mortale del Covid-19. Finora ha ucciso infatti il 35 per cento dei pazienti, provocando una grave insufficienza respiratoria che richiede ventilazione meccanica e ricovero in unità di terapia intensiva.

Segnalato per la prima volta come nuovo patogeno umano dall’Arabia Saudita nel 2012, è il più letale dei tre coronavirus zoonotici (ovvero MERS-CoV, SARS-CoV e SARS-CoV-2) che hanno causato epidemie umane: delle 2.600 persone segnalate con sindrome respiratoria mediorientale (Mers) confermata in laboratorio, si segnalano 894 decessi (tasso di mortalità del 34 per cento).

Sebbene la maggior parte delle infezioni si sia verificata in Medio Oriente, anche otto paesi in Europa hanno segnalato infezioni confermate, tutte con collegamenti di viaggio con la penisola arabica. In questi anni la scena è stata tuttavia occupata dalle epidemie del virus Ebola, Zika e COVID-19, lasciando scivolare in secondo piano l’influenza del cammello.

Il concorso di bellezza per cammelli

Su The Lancet, il medico saudita Esam Azhar firma un articolo in cui mette in guardia circa la pericolosa coincidenza di eventi sportivi e festival che si stanno verificando durante il campionato dei Mondiali in Qatar 2022. A detta di Azhar, nel paese, in contemporanea alla competizione di calcio internazionale si starebbe tenendo anche un concorso di bellezza per cammelli al Camel Mazayen Club, evento che ha attirato migliaia di persone in Qatar.

A maggio 2022, le autorità del Qatar hanno segnalato all’Oms due casi di Mers, uno dei quali deceduto poco dopo aver contratto il virus. Entrambi avevano avuto contatti con cammelli e bevuto il latte degli animali crudo.

Per ridurre il rischio di diffusione dell’influenza del cammello, l’Oms e le autorità del Qatar hanno trasmesso un lungo messaggio d’avviso sanitario ai viaggiatori in Qatar. La “lettera” mette in guardia i turisti, avvertendoli di evitare il contatto diretto con i cammelli ed evitare di consumare latte di cammello crudo o carne di cammello.

Tuttavia, questi messaggi vengono facilmente trascurati nell’atmosfera festosa e competitiva. Inoltre, il contatto tra dromedari importati e locali che partecipano al corteo, proprietari di cammelli e partecipanti a entrambi gli eventi è inevitabile, così come il consumo di cibi popolari in Qatar, che include i latticini di cammello.

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