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L’appello di Michela: “Cerco l’uomo che mi ha donato il midollo salvandomi la vita”

Michela Mostarda lancia un appello su Facebook per ritrovare il suo donatore di midollo. Credit: Facebook/Michela Mostarda

Ha 25 anni oggi e se è ancora viva lo deve a un uomo che tre anni fa le donò il midollo osseo. Michela Mostarda lancia un appello su Facebook per ritrovarlo e ringraziarlo

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 15 Ago. 2018 alle 17:43 Aggiornato il 18 Apr. 2019 alle 08:52

Michela ha 25 anni e una vita nuova, da quando il 10 novembre di tre anni fa un uomo le ha donato il suo midollo osseo. La giovane era affetta da una grave malattia e senza quella donazione non ce l’avrebbe fatta.

“Voglio ringraziare di persona l’uomo che mi ha donato il midollo osseo”, ha scritto Michela Mostarda in un lungo post su Facebook. La giovane, romana, ha deciso così, a tre anni dall’operazione di rintracciare quell’uomo.

Lo ha fatto tramite una pagina del social network nata proprio per permettere di rintracciare le persone perse di vista: “Ti cerco. Appelli di persone che cercano le origini e i propri cari”.

Il messaggio di Michela ha fatto il giro del web, è stato condiviso e ricondiviso per facilitare il ritrovamento dell’uomo senza nome.

“Sono una ragazza di 25 anni e il giorno 10 novembre 2015 ho fatto il trapianto di midollo ricevuto da un donatore italiano maschio che nel 2015 aveva 36 anni ed era di Udine”. Così Michela affida la sua speranza al web.

“Queste – scrive ancora nel lungo post su Facebook – sono le uniche informazioni che mi hanno dato all’ospedale ma un particolare è che questo donatore mi ha fatto recapitare una lettera tramite gli ospedali, scritta da lui nei giorni in cui era ricoverato per la donazione”.

Un messaggio al quale Michela, ancora troppo fragile, non aveva avuto la forza di rispondere in quel momento. “A quella lettera ho risposto dopo qualche mese per via del mio stato fisico e psicologico poco lucido!!”.

Dopo tre anni, però, la giovane sogna di incontrare quell’uomo, abbracciarlo magari e dimostrargli tutta la gratitudine possibile per una rinascita che sarebbe stata impossibile senza la sua indispensabile azione. “Ora che tutto è finito avrei una gran voglia di conoscerlo, sapere se ha ricevuto la mia lettera e ringraziarlo per quello che ha fatto”.

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