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Ecco la app che svela l’infertilità maschile: basta vergogna grazie alla tecnologia

Di Veronica Di Benedetto Montaccini
Pubblicato il 12 Apr. 2019 alle 05:49 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 01:19

Un’applicazione per smartphone permetterà, da casa e fai da te, di verificare la fertilità maschile.

“Un primo test semplice con sensibilità, specificità e accuratezza che superano il 90 per cento e aiuta a vincere anche la vergogna. Non sostituisce però il controllo dallo specialista. Dal 1970 a oggi si è dimezzato il numero degli spermatozoi; l’infertilità maschile è responsabile di circa la metà dei casi nella coppia”, spiega Ermanno Greco, Responsabile scientifico del Centro di Medicina della Riproduzione dell’European Hospital di Roma.

L’infertilità maschile è in costante aumento, interessa nel mondo oltre 45 milioni di coppie, fino ad essere oggi responsabile di almeno il 50 per cento delle infertilità di coppia. Si stima che, su scala globale, fino al 12 per cento degli uomini avrà problemi di fertilità nel corso della loro vita.

Il vero problema per gli uomini è superare la barriera della vergogna per andare a farsi visitare da un esperto e avere un parere su queste patologie così delicate che riguardano gli organi sessuali. La app nasce proprio a questo proposito: andare oltre la vergogna.

Molti fattori possono essere responsabili dell’infertilità maschile: l’inquinamento atmosferico, il fumo, gli stili di vita ma sicuramente l’assenza anche di una prevenzione, prima eseguita durante la visita di leva.

“Il sistema con app per smartphone rappresenta un sistema facile da usare, rapido, automatizzato e poco costoso. Fornisce concentrazione dello sperma, motilità e velocità lineari e curvilinee, eseguendo un’analisi dell’immagine al telefono, utilizzando un campione di sperma caricato in un dispositivo microfluidico monouso a basso costo. Insieme ad una bilancia modulare senza fili, fornisce anche il volume del seme, il conteggio totale dello sperma e il conteggio totale degli spermatozoi mobili”, si legge nello studio dell’Harvard Medical School di Boston.

L’app è già disponibile con il relativo kit di indagine, è da tempo al centro di alcuni studi di prestigiosi centri come l’Harvard Medical School di Boston, l’Università di Chicago e Dokkyo Medical University Koshigaya Hospital in Giappone.

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