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    La rivelazione di Zingaretti: “Durante il lockdown ho chiamato Berlusconi”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 21 Lug. 2020 alle 16:40 Aggiornato il 21 Lug. 2020 alle 16:45

    Silvio è tornato, questo è certo. Silvio c’è e soprattutto ci sono anche i voti di Forza Italia: sia per sostenere, cambiandolo, il governo attuale, che per farne uno nuovo, il che poi, ovviamente, per Berlusconi, è la “via maestra”. Oora tutti lo vogliono: da Romano Prodi a Carlo De Benedetti sino ad alcuni esponenti dei cosiddetti poteri forti.

    “O noi diamo una spinta o il Paese si arrotola su se stesso” aveva dichiarato Prodi al programma In Onda, aggiungendo anche “Per me non c’è nessun tabù, anche perché, come più volte ho già detto, la vecchiaia porta la saggezza”. Pochi giorni dopo le dichiarazioni di Romano Prodi, era arrivata anche la “benedizione” di un altro acerrimo nemico del Cavaliere, Carlo De Benedetti, ex proprietario del quotidiano La Repubblica e ora editore di Domani, che aveva dichiarato: “Se si tratta di isolare Salvini e Meloni trangugio anche Berlusconi al governo con la sinistra”. L’imprenditore aveva anche aggiunto: “Se Berlusconi si stacca dalla destra sovranista è possibile che si formi una maggioranza in grado di esprimere un presidente del Consiglio finalmente capace di fare il suo mestiere”.

    È tutto? Parrebbe proprio di no, una telefonata sarebbe intercorsa anche tra Nicola ZingarettiSilvio Berlusconi, in pieno lockdown. La rivelazione arriva durante il programma televisivo In Onda. Il segretario del Pd è ospite in studio di David Parenzo e Luca Telese e rivela l’insospettabile contatto avuto con il leader di Forza Italia, che storicamente aveva un filo diretto con i dem quando alla guida c’era Matteo Renzi. “Non ho mai parlato con Berlusconi – ha rivelato Zingaretti -, ma l’ho chiamato io qualche settimana fa, per la prima volta”.

    “L’ho chiamato per fargli i complimenti per l’intervista in cui ribadiva la volontà di rimanere all’opposizione di questo governo ma invitava tutti alla responsabilità istituzionale”. “Mi sono sentito in dovere di chiamarlo e ringraziarlo”, rivela Zingatti che aggiunge: “Ho pensato fosse giusto riconoscere a un leader dell’opposizione la correttezza di una posiziona difesa dell’Italia”.

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