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    L’ultimo scritto di Berlusconi prima di morire: “Forza Italia il partito del cuore e dell’amore”

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 24 Mar. 2024 alle 15:23 Aggiornato il 24 Mar. 2024 alle 15:23

    Marina Berlusconi ripercorre le ultime ore di vita del padre. Pochi giorni prima di morire, lo scorso giugno, dal suo letto d’ospedale al san Raffaele di Milano, l’ex premier ha scritto di suo pugno su quattro pagine una sorta di testamento politico, rispondendo a delle ipotetiche domande sui valori che da sempre hanno animato Forza Italia. A scegliere di diffonderli è stata la figlia primogenita Marina, allegandoli alla prefazione del nuovo libro di Paolo Del Debbio, pubblicata in anteprima sul Corriere della Sera.

    “Gli avevo fatto visita la sera precedente, l’avevo visto bene, la speranza che il male gli concedesse ancora un po’ di tempo si era riaccesa”. Il giorno dopo – racconta Marina – era un altro uomo: “Abbandonato su una poltrona, molto affaticato, cupo, sofferente. Per me fu un colpo tremendo. Si fece accompagnare dalla poltrona al tavolo. Chiese carta e penna, chinò il capo e cominciò a scrivere, evidentemente aveva già riflettuto durante la notte, come sempre, su quello che voleva dire. Mi sedetti vicino a lui e lo guardai lavorare”.

    “Ma, presidente, che partito è Forza Italia?”, chiede Berlusconi a se stesso in una grafia affaticata. Risposta: “Forza Italia è il partito del cuore, Forza Italia è il partito dell’amore, per i propri figli, per i propri propri nipoti, per tutti. Forza Italia è il partito che crede in Dio e nel suo amore per tutti noi. Forza Italia è il partito che aiuta chi ha bisogno. È il partito che dà a chi non ha. Forza Italia è il partito della casa che dovremmo avere tutti. Forza Italia è il partito del mondo senza frontiere, del mondo che si ama, del mondo unito e rispettoso di tutti gli Stati”, scriveva l’ex premier.

    E poi, ancora: “Forza Italia è il partito del mondo che ama la pace, del mondo che considera la guerra la follia delle follie, dove si uccidono degli altri che nemmeno si conoscono, Forza Italia è il partito del mondo senza frontiere, degli Stati che si aiutano l’un l’altro. Forza Italia è il partito della libertà della democrazia, del cristianesimo, è il partito della dignità, del rispetto di tutte le persone, è il partito del garantismo della giustizia giusta. Ripeto, Forza Italia è il partito della libertà. Forza Italia è il partito per me, per te, per tutti noi”. “Ah, appunto, dimenticavo. Ma lei di che partito è?”, chiede l’immaginario intervistatore. E Berlusconi: “Sono anch’io di Forza Italia, del partito che ho fondato io, che vorrei possa essere così, convincendo tutti i cittadini dell’Italia e del mondo”.

    “A un certo punto si fermò, alzò lo sguardo, e disse: «Vedi, Marina, la vita è così: vieni, fai fai fai… e poi te ne vai». Non so come riuscii a non scoppiare a piangere, qualche lacrima scese ugualmente. Lui capì. Mi guardò con un sorriso dolcissimo, mi prese la mano e la accarezzò lentamente. Poi riprese a scrivere”, racconta ancora Marina Berlusconi.

    Quando finì la prima pagina “me la passò, lessi. E mi cascò il mondo addosso. Perché mi resi conto che quello che stava scrivendo era il suo lascito ideale, il suo testamento, la sintesi delle convinzioni e dei valori che lo avevano accompagnato. Sapevo che la fine era vicina, ma rendermi conto che ne era pienamente consapevole anche lui. Continuò a scrivere, e quando ebbe finito chiese di essere riaccompagnato a letto. Io restai lì impietrita, facendo finta di non aver compreso quello che entrambi avevamo compreso benissimo”, aggiunge la figlia dell’ex premier.

    “Quelle quattro pagine le ho poi lette e rilette decine di volte e ogni volta mi manca il respiro. Sono un ricordo molto privato, ma io credo sia giusto non rimangano soltanto un ricordo privato. Mi piace condividerle con quanti gli hanno voluto bene, ma anche con quanti non l’hanno amato ma non possono non riconoscerne l’unicità”. “Rappresentano un documento tragicamente umano ma, ritengo, di grandezza assoluta. Con una grafia più incerta, il periodare meno fluido, le tante correzioni”, aggiunge l’imprenditrice.

    Per Marina Berlusconi testimoniano la fragilità che il padre non ha voluto nascondere ma “assieme, la grandezza. Perché, a poche ore dalla morte, ha voluto ribadire ancora una volta, sapendo che sarebbe stata l’ultima, il suo ultimo inno all’amore, amore per la famiglia, amore per gli altri, amore irriducibile per la libertà e la democrazia, per la pace e la giustizia, amore sconfinato per la creatura che ha fondato su questi valori, quella Forza Italia cui ha dedicato trent’anni della propria vita. Oggi riflettendo su questo, saprei trovare le parole giuste per replicare a quanto mio padre mi disse: “Papà, tu come tutti gli uomini potrai anche andare, ma non se ne andrà mai quello che hai fatto”.

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