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    Ultimi sondaggi europee: cosa aspettarsi nel Regno Unito

    Nigel Farage. Credit: Oli SCARFF / AFP
    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 18 Mag. 2019 alle 11:30 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:03

    Ultimi sondaggi europee 2019 18 maggio | Le elezioni europee si avvicinano e i maggiori partiti nei diversi paesi membri continuano a consolidare le loro posizioni (Qui abbiamo raccontato del curioso fenomeno dei sondaggi clandestini).

    Gli occhi sono puntati sul caso del Regno Unito, che dopo l’ennesimo rinvio dell’uscita dall’Unione parteciperà alle urne per l’elezione dei rappresentanti del Parlamento europeo.

    Il partito che secondo i sondaggi dominerà le elezioni è il Brexit dell’euroscettico Nigel Farage. Secondo l’ultimo sondaggio realizzato da YouGov, il partito arriverà ad un 35 per cento dei consensi. Un risultato importante anche in vista di possibile elezioni per la premiership del Regno Unito.

    Qui tutti gli ultimi sondaggi europei, giorno per giorno.

    In questo articolo abbiamo fatto una panoramica di quali sono i rapporti di forza tra i partiti in alcuni grandi paesi Ue.

    Farage infatti dovrebbe ottenere un risultato nettamente superiore rispetto a quello dei Laburisti, dati al 15 per cento, e dei Conservatori che si attestano solo al 9 per cento.

    Ultimi sondaggi europee | Le elezioni europee quindi faranno sentire i loro effetti anche su Theresa May e Jeremy Corbyn, che registrano un drastico crollo nei sondaggi: secondo gli elettori la colpa della mancata Brexit è loro, per cui i due leader non sono più ritenuti affidabili.

    Più che i Laburisti, tuttavia, la situazione politica instabile che si vive a Londra ha intaccato pesantemente il partito dei Conservatori dell’attuale premier Theresa May. Secondo YouGov, solo un elettore su cinque che alle elezioni del 2017 aveva votato i conservatori farebbe adesso la stessa scelta. Il 62 per cento infatti darebbe adesso il suo voto al Brexit Party.

    Le prospettive non sono delle migliori neanche per il partito dei Labour, che si fermano al 35 per cento della preferenze se si andasse a votare oggi per le politiche.

    Crescono a livello nazionale anche i Lib Dem (21 per cento),  i Verdi (16 per cento) e il partito di Farage (14 per cento).

    Alla luce di questi numeri, la premier May si è detta pronta a dimettersi a giugno, dopo il nuovo voto sull’accordo sulla Brexit. Un passo  indietro molto atteso da Boris Johnson, che punta alla guida dei Conservatori.

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