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    Leghismo e fascismo sono la stessa cosa. Una prova? Questo candidato che vuole sparare ai migranti

    A sinistra Tancredi Sforzin. Credit: Facebook/Tancredi Sforzin
    Di Giulio Cavalli
    Pubblicato il 13 Mag. 2019 alle 15:04 Aggiornato il 14 Mag. 2019 alle 08:03

    Si chiama Tancredi Sforzin, è maestro elementare (ma davvero possiamo accettare un maestro del genere?), e corre per la lista leghista Miatto sindaco, detto “Toni”, che è anche prossimo candidato alle europee della Lega nonché segretario della Liga Veneta.

    Il suo profilo Facebook (l’ha segnalato l’Osservatorio antifascista di Vittorio Veneto) è un coacervo di razzismo, fascismo, odio e bile versata come di consueto con la leggerezza degli idioti, senza rendersi conto che prima o poi qualcuno sarebbe passato a leggerle, quelle frasi che oggi sono diventate un caso politico e che (per fortuna) sono sotto l’osservazione della direzione scolastica per valutare i provvedimenti.

    “Fanno pulire il Meschio ai negri quando non sono in grado di lavarsi nemmeno le mutande”. Oppure: “I negri del Ceis guardano i fuochi d’artificio gratis, senza aver versato un euro al comitato festeggiamenti” ha scritto (e poi cancellato, perché la vigliaccheria, si sa, è sempre d’obbligo dalle parti di fascisti ed affini).

    Per il tradizionale farà del Panevin (della Befana) aveva anche scritto una solenne promessa: “Stasera brucerò tutti i libri di Gramsci che troverò nella biblioteca di Vittorio Veneto. La comunità non ha bisogno di leggere quello schifo. Il fuoco sacro degli antichi curerà e guarirà tutti i mali del corpo e della mente. Panevin vs. Comunismo”.

    Chissà cosa ne pensano tutti i benpensanti che in questi giorni hanno preso le parti dell’editore fascista Altaforte sulla querelle del Salone del Libro di Torino. Chissà perché scrivono libri, questi, piuttosto che farci un bel barbecue lontano da tutti senza rompere le palle a chi invece sulla cultura si impegna a testa china da anni.

    L’Osservatorio chiede che venga escluso dalle liste elettorale e, se funzionasse la legge e se fossero attenti e veloci i membri della Polizia almeno quanto sono veloci a twittare risposte a Roberto Saviano, Tancredi Sforzin dovrebbe essere l’indagato del giorno per apologia di fascismo e rimosso dall’insegnamento.

    Una persona così (pure pavida abbastanza da cancellare le frasi del reato perché non tutti i vigliacchi sono fascisti ma tutti i fascisti sono vigliacchi) sicuramente non deve entrare a contatto con i bambini, oltre a non avere il diritto di concorrere per le democratiche elezioni che il suo amato fascismo invece aveva abolito.

    Siamo alle solite. Uno al giorno. Tutti i giorni. Come un vomito incessabile che insozza il Paese. Questione di sicurezza nazionale. E del ministro che se ne deve occupare e che, guarda caso, è capo dello stesso partito di Tancredi Sforzin.

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