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    Soldati ucraini addestrati in Italia, Conte: “Rischiamo di trovarci nella terza guerra mondiale”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 20 Mar. 2023 alle 09:43

    Soldati ucraini addestrati in Italia, Conte: “Rischiamo di trovarci nella terza guerra mondiale”

    “L’addestramento militare dei soldati ucraini in Italia conferma un’ulteriore escalation militare del conflitto e la partecipazione sempre più attiva del nostro Paese”. A dirlo è Giuseppe Conte, che sul Fatto Quotidiano ha commentato la presenza di soldati ucraini in Italia per l’addestramento all’uso al sistema di difesa Samp-T. La notizia era stata data ieri dal quotidiano diretto da Marco Travaglio, secondo il quale circa venti soldati dell’esercito ucraino stanno ricevendo l’addestramento nella caserma Santa Barbara di Sabaudia, in provincia di Latina. Il sistema antiaereo e antimissilistico, sviluppato dal programma italo-francese FSAF, si distingue per l’elevata mobilità e può essere montato su camion. L’Italia e la Francia si sono impegnati a consegnarlo all’Ucraina entro primavera.

    “Ci è stato raccontato che avremmo messo in ginocchio la Russia con le sanzioni, poi che il sostegno militare ci avrebbe spianato una risolutiva vittoria”, ha detto il presidente del Movimento 5 stelle. “La verità è che passo dopo passo, armamenti su armamenti, ci stiamo ritrovando totalmente immersi in questa guerra senza che il nostro governo e l’europa tentino una strategia alternativa per percorrere una via negoziale e arrivare a una soluzione di pace”.

    Secondo l’ex presidente del Consiglio, è necessario invece “concentrare tutti gli sforzi sul piano diplomatico perché stiamo rischiando di ritrovarci in una terza guerra mondiale”.

    Sul tema, il quotidiano ha intervistato anche altri leader politici, come il leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni. “Purtroppo, una volta che forniamo tecnologie così avanzate, non mi stupisco che i militari di Kiev arrivino in Italia. Il problema è che a questo punto non ci dovevamo arrivare e questa vicenda dimostra come la strada dell’escalation si auto-alimenti”, ha detto Fratoianni, che ha constatato “un coinvolgimento di fatto nel conflitto” da parte dell’Italia. “Mi sembra evidente che in assenza assoluta di qualsiasi iniziativa diplomatica, si porti avanti solo la strada delle armi. Si è detto che gli aiuti militari servivano per trattare la pace in una condizione di equilibrio: ma questo equilibrio quando lo raggiungiamo?”

    Mentre la neosegretaria del Partito democratico, Elly Schlein, ha preferito non commentare, Maurizio Gasparri ha ribadito alcuni dei dubbi espressi da Forza Italia. “Gasparri, che non critica il governo sull’addestramento ma ci tiene a ribadire i distinguo berlusconiani: “Mi sembra prevedibile che, se c’è un sostegno a un Paese in guerra, gli si dia anche gli strumenti per utilizzare questi aiuti”, ha premesso il senatore, dicendo di condividere “la posizione di Silvio Berlusconi. “Sarebbe meglio concentrarsi di più sul dialogo. Come FI ci siamo battuti affinché gli aiuti militari restassero difensivi e su questo ci impegneremo ancora”.

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