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    Silvio Berlusconi morto: il patrimonio e l’eredità dell’ex premier

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 12 Giu. 2023 alle 10:36

    Silvio Berlusconi morto: il patrimonio e l’eredità dell’ex premier

    Silvio Berlusconi è morto oggi all’età di 86 anni: ma qual è il patrimonio dell’ex premier e a chi andrà la sua eredità? Ecco quello che sappiamo. Il Cavaliere è stato uno degli imprenditori più influenti del panorama italiano possedendo un vero e proprio impero soprattutto nel mondo dell’editoria e della comunicazione.

    Secondo la rivista americana Forbes, l’ex presidente del Consiglio aveva un patrimonio personale stimato a 7,3 miliardi di dollari (circa 6 miliardi di euro), risultando, nel 2021, il sesto uomo più ricco d’Italia e il 318º più ricco del mondo.

    Berlusconi deteneva il pacchetto di maggioranza azionario della Fininvest, la holding presieduta dalla primogenita del Cavaliere, Marina, che controlla tutte le società della famiglia.

    La società, che nel 2021 vantava 6 miliardi di fatturato e 360 milioni di utili, controlla infatti il Gruppo Mediaset, ora denominato MediaForEurope, di cui Pier Silvio Berlusconi è amministratore delegato, la Mondadori, il Teatro Manzoni, Banca Mediolanum e la squadra di calcio del Monza.

    Della Fininvest Silvio Berlusconi deteneva oltre il 60% delle azioni, Marina e Pier Silvio, i primi due figli del Cavaliere, detengono ciascuno il 7,65% mentre gli altre figli, avuti con la seconda moglie Veronica Lario, possiedono una quota complessiva del 21,4% riunita in un’unica spa.

    Non è ancora chiaro il pacchetto di maggioranza, detenuto da Silvio Berlusconi, ora da chi verrà gestito: è molto probabile che l’eredità dell’ex presidente del Consiglio vada ai cinque figli del Cavaliere, Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi, anche se non è al momento possibile sapere quali e quante quote riceveranno i familiari di Berlusconi.

    Non è detto, poi, che i figli, qualora ricevuta l’intera eredità, decidano di mantenere il controllo di tutte le società appartenute al padre. È probabile, ad esempio, che la squadra di calcio del Monza possa essere messa in vendita o “spacchettata” con eventuali nuovi soci.

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