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    Salvini ha detto che l’Islam “è incompatibile con la Costituzione italiana”

    Il leader della Lega Matteo Salvini

    Il leader della Lega, in un comizio in Umbria, ha anche affermato che bisognerebbe chiudere le moschee illegali

    Di Luca Serafini
    Pubblicato il 8 Feb. 2018 alle 15:23 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:32

    L’onda lunga delle polemiche e degli scontri tra fazioni, politiche e non, dopo i fatti di Macerata non sembra destinata a placarsi in fretta.

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    Questa mattina, durante una visita nella città di Umbertide, in provincia di Perugia, il segretario della Lega Nord Matteo Salvini ha sferrato un pesante attacco alla religione islamica.

    Salvini si è recato a Umbertide per discutere, tra le altre cose, della costruzione di un centro culturale islamico nel piccolo paese umbro.

    I dirigenti locali della Lega Nord stanno cercando di opporsi in tutti i modi a quest’opera.

    Proprio in riferimento all’opportunità di costruire luoghi di aggregazione e preghiera per la comunità islamica nelle città italiane, Salvini ha dichiarato: “La questione culturale di fondo è se l’Islam, che è una legge e non una religione, sia oggi compatibile con i nostri valori, con la nostra libertà e con la nostra Costituzione”.

    “L’Islam costituisce un rischio evidente – ha continuato il leader del Carroccio – perché vuole far prevalere una legge religiosa sulla legge nazionale. Non voglio certo fare la fine del Regno Unito, in cui i tribunali inglesi sono stati sostituiti da quelli islamici”.

    Riferendosi più direttamente alla questione che coinvolge Umbertide, Salvini ha poi rincarato la dose: “Perché nel cuore dell’Umbria devo avere l’insediamento di un Paese islamico oltranzista? Dobbiamo chiudere le moschee illegali”.

    In mattinata, intervistato ai microfoni di Radio 24, il segretario della Lega Nord aveva attaccato pesantemente il governo, tornando anche sui recenti fatti di Macerata: “Se c’è qualcuno che è irresponsabile nei confronti degli italiani e della pace sociale è il Pd”, ha detto.

    “Orlando e Renzi stanno per rimettere in libertà criminali seriali e delinquenti condannati fino a quattro anni, aumentando così la rabbia e il disagio sociale. E forse si apriranno le porte del carcere anche per il nigeriano coinvolto nella morte della povera Pamela”, ha continuato Salvini riferendosi alla riforma penitenziaria che potrebbe presto essere varata dal governo.

    Il leader della Carroccio getta ulteriore benzina sul fuoco sul tema dell’immigrazione, in un clima ogni giorno più incandescente e a poche ore dalla manifestazione annunciata da Forza Nuova, che ha anche dichiarato di voler sostenere le spese legali di Luca Traini.

    Questa mattina, alla trasmissione Circo Massimo in onda su Radio Capital, il ministro della Giustizia Andrea Orlando aveva attaccato proprio Salvini in riferimento ai fatti di Macerata e al clima di odio e scontro sociale che ruota sempre più attorno al tema dei flussi migratori.

    “Berlusconi e Salvini sono degli irresponsabili – ha detto Orlando – Dare una giustificazione a un comportamento criminale e terroristico è un modo per sdoganarlo e dargli un valore politico, è un rischio enorme”.

    In queste ore sono montate le polemiche anche all’interno del vasto schieramento che, dalla società civile alla politica, vuole far sentire la propria voce per opporsi ad ogni forma di razzismo e di fascismo di ritorno.

    L’Associazione Nazionale Partigiani Italiani (ANPI), la Cgil e l’Arci hanno deciso di dare ascolto all’appello del sindaco di Macerata Romano Carancini, del Pd, di non scendere in piazza per cercare di smorzare i toni, un appello condiviso anche dal ministro dell’Interno Marco Minniti.

    I centri sociali ed altre realtà civiche hanno comunque annunciato che la manifestazione, prevista per sabato 10 febbraio, si terrà ugualmente, indipendentemente dalla volontà del sindaco.

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