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    La ministra Roccella: “I figli si fanno in modo classico, con un uomo e una donna”

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 9 Set. 2023 alle 10:54

    Fanno nuovamente discutere le parole della ministra della Famiglia e delle Pari Opportunità Eugenia Roccella: “Per tornare a incoraggiare la natalità bisogna anche fare una politica diversa nei confronti della famiglia, perché i figli si fanno nel modo classico con un uomo e una donna”. “C’è una cultura da molti decenni ormai dell”anti-famiglia’, non soltanto una disattenzione sicuramente politica. C’è un attacco dagli anni ’60 alla stessa idea di famiglia, sembra che tutti i mali nascano in famiglia, che sia un luogo di oppressione, di cattiveria, di sofferenza. La famiglia è la custodia della nostra individualità, è l’ultimo facilitatore, per esempio, per tutte le persone in difficoltà”, ha detto Roccella intervenendo agli Stati generali della Basilicata Summer School di Fratelli d’Italia.

    “C’è stato certamente un attacco alla famiglia e, in particolare, alla natalità. C’è questa idea dagli anni ’60 che bisognava smettere di fare figli, a livello internazionale. La politica del figlio unico in Cina fu devastante, di grande sofferenza per il popolo cinese”, ha sottolineato Roccella.

    Il governo continua a puntare al sostegno della natalità: “Questo impegno noi lo continueremo con la nuova finanziaria che è alle porte. Quindi, ci saranno sicuramente – ne stiamo discutendo – impegni importanti per il secondo e il terzo figlio, perché il punto fondamentale è la possibilità anche per chi ha fatto un figlio di avere il famoso secondo figlio che pare desiderino e poi non riescono a fare. C’è la possibilità attraverso l’aiuto economico e sociale di creare davvero delle condizioni di facilitazioni per chi desidera i figli”.

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