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    Renzi: “Se fossi segretario del Pd, chiamerei Moratti, ma Letta non vuole vincere: è bravo solo al subbuteo”

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 3 Nov. 2022 alle 17:27 Aggiornato il 3 Nov. 2022 alle 17:28

    “Se io fossi segretario del Pd, chiamerei Letizia Moratti di corsa e le direi di andare insieme. Se il Pd avesse voglia di vincere le elezioni in Lombardia, la chiamerebbe. Ma il Pd di Letta la voglia di vincere non la fa vedere“, così Matteo Renzi sulla possibilità che l’ex sindaca di Milano, in rottura con la giunta di centrodestra che governa la Lombardia dopo le dimissioni dal ruolo di vice presidente e assessore al Welfare, diventi il candidato di centrosinistra alle elezioni regionali in programma del 2023. Il leader di Italia Viva ha commentato le dimissioni di Moratti nel corso del programma “L’aria che Tira” di La 7.

    “Personalmente penso che ciò che ha fatto Moratti sia di grandissimo rilievo: rompe con la destra non sulla base di un’antipatia personale per Attilio Fontana, che magari c’è, ma perché i provvedimenti ideologici del governo Meloni sui no vax avrebbero potuto inficiare quanto lei ha fatto in Lombardia. Io dico:‘ Caspita, brava Letizia‘. C’è un’alternativa anche in Lombardia. Moratti non sta semplicemente lanciando una candidatura regionale in Lombardia, a sta facendo un’operazione di politica culturale molto interessante”, ha aggiunto Renzi.

    Nell’intervento non sono mancate le stoccate a Letta, che non ha ancora chiarito quale sarà la strategia dem in vista delle amministrative nella regione. “Per effetto della strategia politica fallimentare di Letta al governo c’è la Meloni. Il Pd ha scelto con Letta di non fare nessun tipo di coalizione elettorale né coi grillini, né con noi. Se siamo a questo livelli nel Paese, si deve a Enrico Letta, che ha dimostrato di non essere ferrato in strategia politica. Lui è bravo al subbuteo, non sulle questioni di strategia politica. Se il Pd non sceglie tra noi e i 5 Stelle, veramentefinisce stritolato, perché in mezzo non gna fa”.

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