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    Renzi, la rottura definitiva del Pd: “Su di lui giudizio durissimo e senz’appello da elettori e militanti”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 6 Ago. 2022 alle 13:24 Aggiornato il 6 Ago. 2022 alle 13:34

    Renzi, la rottura definitiva del Pd: “Su di lui giudizio durissimo e senz’appello da elettori e militanti”

    “Credo che il motivo per cui Letta abbia parlato con tutti tranne che con noi sia legato a piccole vendette personali per le vicende del passato”. Matteo Renzi torna sulla decisione del Partito democratico di non allargare alla sua Italia viva il perimetro della coalizione che affronterà il centrodestra nel voto del 25 settembre. “Non si spiega una coalizione che mette insieme storie totalmente diverse che parte da un veto a una e una sola forza politica”, ha continuato in un’intervista a Il Corriere della Sera, che il Partito democratico non ha lasciato correre.

    “Oggi, forse per rosicchiare qualche margine di visibilità in più, Matteo Renzi trova il tempo e l’audacia di dare lezioni al Partito Democratico”, hanno detto alle agenzie fonti del Nazareno, in un attacco frontale nei confronti dell’ex leader. “Quello stesso partito che, prima di scappare sulla sua personale scialuppa, da segretario ha tentato di affondare lasciando macerie, lacerazioni e un 18% da guinness dei primati negativi”, continua la nota ufficiosa. “Non stupisce che praticamente la totalità degli elettori e dei militanti del Pd abbia maturato un giudizio durissimo, senz’appello, su di lui e sulla sua parabola politica”.

    Pronta la risposta di Italia viva, che accusa il Pd di attaccare “violentemente” Matteo Renzi. “Noi facciamo politica e non viviamo di rancori personali: pensiamo che la strategia di Letta sia un regalo alla Meloni. Ma ne parleremo il 26 settembre”, ha detto il partito centrista, tornando su alcuni temi trattati da Renzi nell’intervista. “Per adesso buona campagna elettorale. Anche a chi ha gli Occhi Di Tigre”, ha aggiunto Italia viva in un tweet, accompagnato dal video di una tigre che tenta di catturare un volatile, senza però riuscirci. Il riferimento è allo slogan citato da Letta per definire lo spirito con cui i candidati Pd dovrebbero affrontare le elezioni.

    Nell’intervista, Renzi aveva accusato Enrico Letta di aver scelto una strategia che “sta regalando Palazzo Chigi alla Meloni”. L’ex presidente del Consiglio ha dichiarato di aver avuto l’ultimo contatto con l’attuale segretario del Pd “il giorno dopo che aveva detto ai giornali che non voleva Italia viva”. “Mi ha detto che c’era stata un’incomprensione. E che ci saremmo risentiti. Gli auguro di cuore di trascorrere una buona estate: dal 26 settembre per lui non sarà facile”, ha aggiunto Renzi, dicendo la sua anche sulle scelte del Nazareno. “La brillante idea di iniziare la campagna elettorale proponendo di aumentare le tasse non mi è parsa la più geniale delle intuizioni”, ha proseguito Renzi, che ha anche commentato le attuali tensioni tra i potenziali partner del centrosinistra. “Mi sembra che la strategia del segretario stia facendo male al Pd. Ma siccome stanno aspettando la direzione delle candidature, stanno tutti zitti e buoni”, ha sottolineato. “Mi sembra che la strategia del segretario stia facendo male al Pd. Ma siccome stanno aspettando la direzione delle candidature, stanno tutti zitti e buoni”.

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