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    Rebecchi (CGIL) a TPI: “Draghi assegni con urgenza la delega allo Sport”

    Di Lorenzo Zacchetti
    Pubblicato il 25 Feb. 2021 alle 16:45

    “Vi siete dimenticati lo sport!”. Questo il titolo, tanto sintetico quanto efficace, dell’assemblea pubblica organizzata questa mattina dalla CGIL di Milano, in seguito all’incontro svolto con la Prefettura sulle problematiche di un settore fortemente penalizzato dalla crisi pandemica e che, con grande sorpresa di tutti, non ha avuto un segnale di attenzione nella formazione del Governo Draghi, nel quale non è stato previsto un ministro dello Sport. Dall’attribuzione della delega specifica alla necessità di affrontare il tema della riforma, l’incontro ha toccato molti aspetti, come Elisa Rebecchi (SLC CGIL Milano) spiega a TPI.

    Come è andato il vostro incontro in Prefettura?
    “Molto bene: la Prefettura di Milano ha dimostrato una grande disponibilità, come d’altronde in tutto questo anno di crisi pandemica. L’atteggiamento nei confronti delle nostre istanze è sempre stato molto schietto e collaborativo. Questo è importante soprattutto in questo caso specifico, perché dal punto di vista lavorativo lo sport è un settore poco conosciuto. La Prefettura ci ha quindi invitato a trasmetterle il maggior numero di dati e documentazione possibile, così da avere da parte del territorio delle richieste chiare. Anzi, ci hanno sollecitato a non limitare queste mobilitazioni a livello territoriale. Quella di oggi è territoriale, ma parte da una lettera che le nostre categorie sindacali, SLC e Nidil CGIL, hanno scritto al Presidente Mario Draghi per ricordargli che va ancora attribuita la delega riguardante lo sport, cosa che per noi è fondamentale. La riforma dello sport va in scadenza fra tre giorni e bisogna prenderla in carico, insieme a tutto un comparto che in questo momento sta boccheggiando. Questa è la nostra richiesta, sia dal livello territoriale che nazionale”

    Non essendo stato previsto un ministro dello Sport, la delega dovrebbe essere assegnata al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Preferireste questa soluzione oppure l’assegnazione a un ministro con portafoglio?
    “Il delegato del Prefetto ci ha fatto ragionare su questo tema: il fatto che in precedenza ci fosse un ministro senza portafoglio dava più visibilità all’azione relativa allo Sport, ma forse meno sostanza. Invece potrebbe essere più strategico affidare la delega a un ministro con portafoglio o avocarla direttamente alla Presidenza del Consiglio attraverso un sottosegretario, che però abbia una maggiore disponibilità di fondi da attribuire. E’ un punto di vista che ho trovato davvero molto interessante”

    Anche in Regione Lombardia, con l’ultimo rimpasto di Giunta, è sparito l’assessore allo Sport e la delega è stata affidata a un sottosegretario: cosa ne pensate?
    “Su Regione Lombardia preferirei stendere un velo. Soprattutto come SLC, stiamo cercando con loro un dialogo fin dall’inizio di questa pandemia, perché seguiamo anche il settore dello spettacolo: i lavoratori di queste categorie, sport e spettacolo, sono i più vessati in questo momento. Solo dopo richieste che si protraevano da tempo, qualche mese fa siamo stati ascoltati nel corso di una striminzita audizione in Regione. Sull’ascolto dei cosiddetti corpi intermedi, Regione Lombardia ha assolutamente chiuso la porta. E questo noi lo stigmatizziamo come un comportamento assolutamente negativo, tra tutti quelli che Regione Lombardia sta tenendo nella gestione di questo difficile momento”.

    Leggi anche: Governo Draghi: l’elenco completo dei sottosegretari e viceministri

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