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    Philippe Daverio: “Mi candido alle europee con Più Europa”

    Philppe Daverio. Credit: ANSA
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 17 Apr. 2019 alle 16:24 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:05

    Il critico d’arte Philippe Daverio si candida alle elezioni europee nelle liste di PiùEuropa. “Probabilmente non verrò eletto io, verranno eletti degli altri. Ma in questo momento è necessario dire che l’Europa a qualcosa serve”, spiega durante un’intervista radiofonica nel programma Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1.

    “L’idea di rimanere chiuso nello stivale, con uno sgradevole odore di piede che sta salendo, mi dà fastidio. Mi riferisco alla sensazione che mi dà una parte della politica di oggi”, sottolinea Daverio.

    Il critico d’arte dà un giudizio negativo sui due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio: “Essendo loro dei populisti veri come metodologia politica riprendono delle idee che sentono in giro, loro sono delle indagini di mercato perennemente in funzione”.

    Negli anni Novanta Daverio fu assessore alla Cultura nel Comune di Milano, nella giunta di Marco Formentini, sindaco dell’allora Lega Nord: “Era una Lega molto diversa da quella di oggi”, precisa.

    Quanto alla decisione di candidarsi con PiùEuropa, il critico d’arte spiega: “È stato tutto fatto un po’ nell’ambito di Francesco Rutelli e di un partito, a loro vicino, che si chiama Partito democratico europeo, fondato proprio da Rutelli una ventina di anni fa”.

    In quale circoscrizione si candiderà? “Bisogna esser provocatori, e io non mi candido in Lombardia ma nel Veneto, con una proposta molto semplice: che Venezia diventi la terza Capitale d’Europa. L’unico modo per salvarla è avere dei nuovi abitanti veri, che abbiano la loro casa e mandino i loro figli a scuola. E se questi abitanti veri fossero dei funzionari della Comunità europea, che avrebbero anche soldi da spendere”.

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