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    Nuovo caso Giambruno, le opposizioni chiedono l’intervento di Mediaset e Meloni: “Normalizza la bestialità”

    Proteste per le frasi sugli stupri: “Se eviti di ubriacarti, non trovi il lupo”. La difesa del giornalista: “Polemiche surreali”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 29 Ago. 2023 alle 18:10

    Nuovo caso Giambruno, le opposizioni chiedono l’intervento di Mediaset e Meloni: “Normalizza la bestialità”

    “Meloni prenda le distanze da queste parole”. L’opposizione chiede l’intervento della presidente del Consiglio dopo l’ennesima polemica per un’uscita del suo compagno, il giornalista Andrea Giambruno.

    Il conduttore della trasmissione “Diario del Giorno”, su Rete4, è tornato a far parlare di sé con un commento sui recenti casi di violenza sessuale. “Forse dovremmo essere più protettivi nel dialogo e nel lessico. Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti – questo è assodato, non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento e nessun tipo di inciampo – ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche e poi rischi effettivamente che il lupo lo trovi”, le parole dette in diretta televisiva, che hanno scatenato le proteste dei partiti di opposizione.

    “Abbiamo dato la piena disponibilità del Partito democratico a lavorare insieme contro la violenza di genere. Ma non accettiamo alcuna forma di ambiguità. Meloni prenda le distanze da queste parole che ancora una volta insinuano che a volte è anche ‘colpa’ delle donne. È inaccettabile”, ha detto Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera dei deputati. Ha rincarato la dose Alessandro Zan, deputato e responsabile Diritti del Pd: “Prima di Caivano, ci si deve augurare che Meloni affronti la questione in casa propria”.

    Vittoria Baldino, vice capogruppo del Movimento 5 stelle alla Camera, ha chiesto anche l’intervento dell’emittente. “Mi auguro che la dirigenza di Mediaset prenda subito le distanze da questa dichiarazione inquietante. Quanto alla presidente Meloni, fossi in lei mi affretterei a consigliare al mio compagno di chiedere scusa perché questo messaggio non sia assimilato alla forma mentis del contesto familiare della donna che guida il paese”.

    Anche Chiara Appendino, ex sindaca di Torino ora deputata del M5s, ha chiesto l’intervento a Meloni di dire “cosa pensa delle gravi parole di Giambruno. Per Giulia, che il lupo l’ha trovato in casa; per Anna, che l’ha trovato in metro; Per Silvia, che l’ha trovato a scuola. Per migliaia di donne, sobrie o ubriache, che il lupo lo hanno trovato accanto a loro, perche’ pensavano fosse semplicemente un uomo. Abbiamo la prima premier donna della storia che, a parole, tanto si batte contro la violenza di genere e si propaganda come donna, madre e cristiana: prenda le distanze dalle gravissime affermazioni del suo compagno perche’ il suo silenzio significherebbe esserne complice”.

    Secondo Carla Taibi, tesoriera di +Europa, “Giambruno normalizza la bestialità”. “Il fatto che una ragazza possa bere qualcosa in discoteca la fa diventare automaticamente vittima sacrificale per subire violenze o essere stuprata. Colpevolizzare le ragazze per come si vestono o per quello che fanno determina un problema per la cultura del nostro paese”, ha detto.

    “L’uscita di Giambruno è intollerabile”, ha affermato la senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini, vicepresidente della commissione Affari sociali. “Il giornalista Andrea Giambruno non è nuovo a uscite infelici. Ma quella sulle ragazze che dovrebbero evitare di uscire o bere ‘perché poi il lupo lo trovi’ è veramente intollerabile. Sono parole che alimentano il solito luogo comune della ragazza che “se l’è andata a cercare” e del maschio che non è in grado di resistere ai suoi istinti. Veramente disarmante”.

    La difesa di Giambruno: “Nessuna giustificazione”

    Sul caso è intervenuto anche il diretto interessato. ”Siccome nelle ultime ore sta impazzando una polemica del tutto surreale, lo faccio quasi con il sorriso, mi è doveroso precisare che nessuno in questo luogo ha giustificato l’atto, anzi sono stati utilizzati dei termini molto precisi come ‘abominevole’ per quanto riguarda l’atto e sono stati definiti ‘bestie’ gli autori di tale atto”, ha detto Giambruno durante la puntata di oggi.

    “Quindi tutti coloro che in maniera strumentale hanno utilizzato in maniera fuorviante, distorcendo la realtà di quanto da me detto, lo stanno facendo o perché in malafede o perché hanno seri problemi di comprendonio”, ha aggiunto. “Dico questo non soltanto a titolo personale ma anche a tutela di un’azienda e di un gruppo di lavoro che mi supporta”. Poi ha concluso: ”mettiamo fine a tali polemiche perché stiamo rasentando il ridicolo e la politica credo abbia cose ben più interessanti da fare che non quelle di occuparsi di uno spazio giornalistico”.

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