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    Scontri a Roma, Meloni: “È squadrismo ma non conosco la matrice”. Il Pd: “Gliela spieghiamo noi”

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 10 Ott. 2021 alle 15:12

    Gli scontri delle ultime ore a Roma, dopo la manifestazione dei No Green pass e le scene da guerriglia urbana, che hanno portato a 12 arresti, hanno infiammato il dibattito politico. Bipartisan la condanna all’uso delle violenze, ma le sfumature tra i partiti dell’arco parlamentare sono diverse. Giorgia Meloni resta sul vago e punta il dito sulla gestione della sicurezza da parte del Viminale.

    Da Madrid, la leader di Fratelli d’Italia ha condannato l’assalto alla Cgil: “È sicuramente violenza e squadrismo, poi la matrice non la conosco. Nel senso che non so quale fosse la matrice di questa manifestazione ieri, sarà fascista, non sarà fascista, non è questo il punto. Il punto è che è violenza, è squadrismo e questa roba va combattuta sempre”.

    La leader di FdI preferisce però poi spostare l’attenzione sul tema sicurezza: “Considero la gestione della sicurezza pubblica a Roma assolutamente ridicola. Qualcuno deve assumersi la responsabilità di conoscere nomi e cognomi delle stesse persone che fanno sempre le stesse cose e curiosamente sono sempre libere di farle”.

    Pronta la replica del Pd: “Se Giorgia Meloni non sa riconoscere la matrice della violenza di ieri – dicono dal Nazareno – se non sa chi siano gli esponenti di Forza Nuova arrestati per quegli atti di violenza, glielo spieghiamo noi: sono i capi di una organizzazione notoriamente e orgogliosamente fascista. Glielo spiegheremo anche in Parlamento: ci aspettiamo che lo comprenda così bene da sostenere la nostra proposta di sciogliere l’organizzazione fascista Forza Nuova”.

    Una proposta, quella di sciogliere la formazione di estrema destra Forza Nuova, già lanciata ieri dal segretario Pd Enrico Letta. “Sono fascisti e come tali vanno trattati – dice il dem Francesco Boccia – Proporremo in Parlamento lo scioglimento di Forza nuova e di tutte le organizzazioni che si richiamano al fascismo che hanno partecipato a questa pagina nera della nostra storia”. E la capogruppo del Pd al Senato, Simona Malpezzi, annuncia che nei prossimi giorni sarà presentata in Parlamento la mozione per lo scioglimento di Fn.

    Una proposta condivisa dal Movimento Cinque Stelle: “Non possiamo accettare che nel nostro Paese ci siano aggressioni di questo tipo quindi su Forza Nuova è una valutazione che affidiamo alla magistratura, ma anche io – assicura il leader Giuseppe Conte – ritengo che ci siano le condizioni per lo scioglimento”. Nel centrodestra ci sono accenti diversi sul tema. “Non può essere il Parlamento a decidere sullo scioglimento di Forza Nuova, ma spetta ai giudici – commenta invece il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. La nostra Costituzione e le leggi dello Stato – prosegue – prevedono che la magistratura agisca nei confronti di associazioni e movimenti in contrasto con i dettami in esse contenute”.

    Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri si pone sulla falsa riga di Meloni: “Quanto avvenuto a Roma nelle vie del centro e nella sede della Cgil è intollerabile. Dubbi e discussioni su qualsiasi tema sono leciti, l’uso strumentale delle ansie di piccole minoranze è invece una scelta provocatoria. Vanno predisposti piani ben più severi per prevenire devastazioni come quelle di ieri”. Il leader azzurro Silvio Berlusconi invece ha telefonato al segretario della Cgil Maurizio Landini per esprimere la sua solidarietà per l’assalto di ieri alla sede del sindacato per “l’inaccettabile violenza che nulla a che fare con la politica e con la democrazia”.

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