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    Mes, Conte contro Meloni: “Ha mentito in Aula, chiedo il giurì d’onore”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 18 Dic. 2023 alle 15:02

    Mes, Conte contro Meloni: “Ha mentito in Aula, chiedo il giurì d’onore”

    “Ho appena consegnato al presidente Fontana una richiesta di istituire un giurì d’onore” per “accertare le menzogne denigratorie del presidente del Consiglio Giorgia Meloni”. Lo ha annunciato Giuseppe Conte, aggiungendo che Meloni “ha mentito consapevole di mentire” quando ha accusato Conte per il via libera al Meccanismo europeo di stabilità alla fine del governo Conte II.

    “È accaduto un fatto molto grave”, ha detto in conferenza stampa il leader del Movimento 5 stelle, “il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è venuta in parlamento e ha scelto di mentire al parlamento e a tutti i cittadini, sostenendo che il mio governo aveva dato il via libera al Mes nel gennaio 2021, senza mandato parlamentare e con il favore delle tenebre, lo avrebbe fatto quando ormai si era dimesso, con gli scatoloni pronti. Meloni ha mentito consapevole di mentire, era deputata quando il 9 dicembre 2020 in parlamento abbiamo tenuto un ampio dibattito sul Mes, certificato anche dagli atti”, ha ricostruito Conte.

    “Al contrario di quello che ha affermato Meloni, il tutto è stato fatto alla luce del sole”, ha proseguito, specificando che nel dicembre 2020 “c’è stato un ampio dibattito e il pieno coinvolgimento del parlamento”. Dunque dalla premier, ha accusato Conte, arriva ”un cumulo di falsità, che disonora la massima istituzione di governo. Qual è difesa che può avere il parlamento di fronte a questa sequela di menzogna? Ci sono degli strumenti, e io ho appena consegnato al presidente della Camera Fontana una richiesta di istituire un Giurì d’onore che istituisca una commissione speciale deputata ad accertare le menzogne, la dolosa condotta” della presidente del Consiglio. “Obiettivo”, ha spiegato l’ex premier, “è ristabilire la verità dei fatti e ripristinare l’onore minato dal comportamento menzognero della presidente Meloni”. “Data la gravità di questi comportamenti”, ha continuato l’ex premier, “e delle accuse menzognere che mi sono state mosse, ho ritenuto di dover avvertire anche il presidente della Repubblica”.

    Riguardo la possibilità che Elly Schlein diventi la “federatrice” del centrosinistra dopo l’endorsement arrivato da Romano Prodi, Conte ha commentato così: “Mi auguro che lo sia, perché il Pd ha bisogno di fare chiarezza al proprio interno dei vari passaggi. Noi non abbiamo bisogno di nessun federatore. Mi piacerebbe che il Pd possa, federando tutte le correnti, far chiarezza sulla questione morale. Non ho ancora visto una posizione chiara sulla questione morale, e mi aspetto che si chiariscano i contorni della transizione ecologica, che si chiariscano le posizioni sulla visione non solo europea ma estera”, ha detto durante la conferenza stampa.

    In risposta, il Nazareno ha osservato che dalla segretaria del Pd “non sono arrivate mai parole contro le opposizioni”. “Siamo impegnati a contrastare Meloni e il suo governo non rispondiamo agli attacchi di Giuseppe Conte”, la reazione dal Partito democratico. Schlein “si è sempre occupata di trovare un terreno scommesso sui temi, come fatto sul salario minimo avendo lei la responsabilità di guardare il primo partito di opposizione”.

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