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    Meloni: “Italia a testa alta in Ue e Nato, chi non ci sta vada fuori dal governo”

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 19 Ott. 2022 alle 20:33 Aggiornato il 19 Ott. 2022 alle 20:44

    Gli audio “rubati” a Silvio Berlusconi nei quali l’ex premier rivela ai deputati di Forza Italia di aver “riallacciato” i rapporti con il presidente russo Vladimir Putin e di avere un’opinione su Zelensky che è “meglio non dire” hanno reso necessario un intervento di Fratelli d’Italia per ribadire che la coalizione di centrodestra, divenuta maggioranza parlamentare e quindi prossima a guidare il governo, garantirà un approccio atlantista ed europeista in politica estera. Ad esprimersi è stata direttamente Giorgia Meloni, futura presidente del Consiglio, dopo che fonti da via della Scrofa ascoltate da Adnkronos avevano definito “preoccupante” il discorso pronunciato a Montecitorio dall’ex cav aggiungendo: “Ma è un problema per Forza Italia. Più sono inaffidabili, meno spazio avranno”.

    Adesso, in una nota ufficiale, Meloni puntualizza: “L’Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica. Chi non fosse d’accordo con questo caposaldo non potrà far parte del governo, a costo di non fare il governo. Su una cosa sono stata, sono, e sarò sempre chiara. Intendo guidare un governo con una linea di politica estera chiara e inequivocabile. L’Italia con noi al governo non sarà mai l’anello debole dell’Occidente, la nazione inaffidabile tanto cara a molto nostri detrattori. Rilancerà la sua credibilità e difenderà così i suoi interessi. La prima regola di un governo politico che ha un forte mandato dagli italiani è rispettare il programma che i cittadini hanno votato. Su questo chiederò chiarezza a tutti i ministri di un eventuale governo”.

    Proprio alla Farnesina il nome più quotato è quello di Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia: la sua vicinanza a Berlusconi potrebbe mettere in discussione possibilità che ricopra quel ruolo. Stando all’attuale programma diffuso dal Quirinale in vista delle consultazioni, la coalizione di centrodestra dovrebbe salire compatta al Colle dopodomani, venerdì 21 ottobre, alle 10.30.

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