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    Mattarella: “Vaccinarsi è un dovere, è lo strumento più efficace che abbiamo”

    Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Credit: Quirinale
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 20 Ago. 2021 alle 13:30 Aggiornato il 20 Ago. 2021 alle 13:36

    “Vaccinarsi è un dovere, il vaccino è lo strumento più efficace che abbiamo contro il Covid”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso che ha inaugurato l’edizione 2021 del Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini, oggi, venerdì 20 agosto.

    “Un virus temibile e sconosciuto ha propagato rapidamente i suoi effetti sull’uomo, sulle società, sulle economie, diffondendo morte e provocando una crisi ancor più pesante delle altre di questo primo scorcio di millennio”, ha ricordato il capo dello Stato.

    “Ci siamo scoperti più fragili di quanto credevamo. Abbiamo compreso con maggiore chiarezza di aver bisogno del sostegno degli altri. Abbiamo fatto esperienza del dolore, della paura, della solitudine. Ma nella comunità abbiamo trovato risorse preziose, decisive per far sì che le nostre speranze, le nostre aspirazioni non venissero sradicate e potessero ancora trovare conferma e sviluppo”.

    La pandemia, ha proseguito Mattarella, “ci ha dimostrato quanto ci sia bisogno di responsabilità”. “Nell’opera dei medici e del personale sanitario. Nel lavoro di chi svolge mansioni sociali. Nell’impegno di chi opera nel tessuto economico. Nell’azione dei governi e degli organismi internazionali. Ma anche nei comportamenti di ciascuno di noi”.

    “La responsabilità comincia da noi”, ha sottolineato il presidente della Repubblica. “Vaccinarsi, tra i tanti esempi, è un dovere non in obbedienza a un principio astratto, ma perché nasce dalla realtà concreta che dimostra che il vaccino è lo strumento più efficace di cui disponiamo per difenderci e per tutelare i più deboli e i più esposti a gravi pericoli”.

    “La libertà, per essere tale, deve misurarsi con la libertà degli altri”, ha aggiunto Mattarella. “Non perché la libertà degli altri rappresenti un limite alla nostra ma perché – al contrario – la libertà di ciascuno si accresce e si consolida con quella degli altri, si realizza insieme a quella degli altri”.

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