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    Manovra, via libera della Camera all’alba della vigilia di Natale. Giorgetti: “Turbolenze, l’importante è atterrare”

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 24 Dic. 2022 alle 08:58

    Manovra, via libera della Camera all’alba della vigilia di Natale. Giorgetti: “Turbolenze, l’importante è atterrare”

    All’alba della vigilia di Natale, è arrivato l’atteso via libera della Camera alla legge di bilancio. Al termine di una maratona di oltre 12 ore, la manovra è stata approvata con 197 voti favorevoli e 129 contrari dall’aula di Montecitorio.

    Il testo ora passa al Senato, che inizierà l’esame a partire da martedì prossimo. La legge dovrà essere approvata entro fine anno per evitare lo spettro dell’esercizio provvisorio.

    “Stanotte 9 ore di tentativi per cambiare la Legge di Bilancio e aggiustarla. Ora il voto finale della Camera”, ha commentato stamattina Enrico Letta. “Una cosa è certa, mai vista una simile distanza abissale tra la poverissima realtà della Legge votata stanotte e le promesse mirabolanti di mesi e anni. Rivelatesi fuffa”, ha scritto su Twitter il segretario del Partito democratico, pubblicando una foto dell’orologio dell’aula della Camera.

    “È come con gli aerei quando c’è un po’ di turbolenza, l’importante è atterrare”, aveva detto ieri sera il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, commentando con i cronisti gli ultimi concitati passaggi della proposta di legge, che conteneva due errori in altrettante tabelle allegate al testo. “Non vi impressionate, siete giovani. Sono qui con il ministro Pichetto e abbiamo visto 50 anni di manovre in due, ne abbiamo viste di tutti i colori”, ha aggiunto il ministro leghista, assieme al collega dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.

    “In questi giorni il paese ha potuto constatare l’imbarazzante improvvisazione di questa maggioranza, con retromarce continue ed errori macroscopici”, l’accusa lanciata invece da Giuseppe Conte, al nella sua dichiarazione di voto prima della fiducia approvata ieri sera con 221 voti favorevoli (24 in più rispetto a quelli incassati dal testo della manovra stamattina) e 152 contrari. “Siete proni ai falchi di Bruxelles”, ha incalzato il deputato e presidente del Movimento cinque stelle, accusando la maggioranza di incoerenza. “Oggi demolite il reddito di cittadinanza dopo aver richiesto mille euro per ogni famiglia durante i mesi della pandemia”. Secondo Conte, senza più reddito, “600 mila famiglie si troveranno senza un cuscinetto. Voi dite loro: trovatevi un lavoro. Ma intanto cancellate le norme che hanno creato occupazione, come il superbonus. State creando i presupposti per un disastro sociale, state minando la coesione sociale”.

    Parole dure anche dalla capogruppo dem Debora Serracchiani, che contesta alla maggioranza di aver ridotto le risorse destinate al Servizio sanitario nazionale: “Giù le mani dalla salute delle italiane e degli italiani”. “Non è vero che avete aumentato le pensioni. Le avete intanto tagliate agli operai specializzati che si sono spaccati la schiena per una vita. E non sono certo dei milionari. Questa è una manovra vigliacca che si accanisce sulle famiglie più fragili”.

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