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    Manovra, Meloni: “Flat tax non è un favore ai ricchi, rifonderemo il reddito di cittadinanza”

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 22 Nov. 2022 alle 11:14

    “Sono molto soddisfatta del lavoro fatto, per due ragioni fondamentali: primo, abbiamo scritto una legge di bilancio che non si limita a un lavoro ragionieristico ma fa scelte politiche, in appena un mese abbiamo scritto una legge finanziaria che ricalca e racconta una visione politica”: la premier Giorgia Meloni illustra in conferenza stampa i contenuti della manovra approvata nella notte dopo un Consiglio dei Ministri durato oltre tre ore. Si tratta di un provvedimento “figlio di scelte politiche, come era giusto che fosse”: “Abbiamo concentrato le risorse sulle priorità – dice Meloni – la considero una manovra coraggiosa, coerente con gli impegni presi con il popolo italiano. Coraggiosa nella misura in cui scommette sul futuro”. La necessità di centellinare le spese vista l’emergenza energetica ha in realtà influenzato molto i 35 miliardi stanziati dal nuovo esecutivo: è saltato ad esempio il taglio dell’iva sui prodotti come pane e latte.

    Altro tema è il reddito di cittadinanza: “Manteniamo un impegno, noi abbiamo sempre detto che è una misura sbagliata, che mette sullo stesso piano chi può lavorare e chi no. È questa la filosofia da cui muoviamo, avremo avuto bisogno di più tempo per una riforma complessiva, che faremo. In un mese non potevamo farlo”. Giuseppe Conte si è detto pronto a invocare la piazza se la misura verrà abolita – come pare – a partire dal 2024: “vedo forze politiche che chiamano la piazza, bene. Ma chi lo ha pensato, lo ha immaginato come uno strumento con cui lo Stato deve occuparsi delle persone da 18 a 60anni? Evidentemente non ha funzionato come doveva. O alcuni pensavamo che ci sono persone di cui lo Stato si occupa all’infinito? Lo Stato aiuta trovando un posto di lavoro e migliorando la condizione di queste persone”.

    Ci saranno ancora tutele per chi non può lavorare, disabili, anziani, famiglie senza redditi con minori, donne in gravidanza, ma per gli altri il sussidio verrà abolito alla fine del prossimo anno. Nella manovra è previsto inoltre un aumento del 120% delle pensioni minime, “il maggiore in rapporto all’inflazione lo avranno le pensioni più basse. Tutte le pensioni fino a 2mila euro saranno rivalutate del 100%”. Presente nella Legge di bilancio anche “la tassa piatta per i redditi incrementali, il 15% sul maggiore utile conseguito con soglia massima di 40mila euro. Una misura rivolta al ceto medio, non per un favore ai ricchi, ma per riconoscere valori e sacrifici”.

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