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    Majorino a TPI: “Vi racconto la mia battaglia contro chi prova a falsare le elezioni in Europa”

    Pierfrancesco Majorino. Credit: Ansa

    L'europarlamentare del PD commenta la propria elezione al ruolo di Coordinatore del gruppo dei Socialisti & Democratici nella Commissione Speciale contro i tentativi di falsare la competizione democratica: “Inutile girarci intorno, ci occuperemo anche dei legami tra la Lega e Mosca, nonché delle ombre su Trump”

    Di Lorenzo Zacchetti
    Pubblicato il 9 Set. 2020 alle 12:02 Aggiornato il 9 Set. 2020 alle 13:05

    Ultimamente si è molto parlato di lui in chiave milanese, visto anche il forte legame mantenuto con la propria città anche dopo l’elezione a Bruxelles. Nel suo ruolo di parlamentare europeo, Pierfrancesco Majorino ha accettato con entusiasmo il ruolo di coordinatore del gruppo dei Socialisti & Democratici in seno alla Commissione speciale istituita per fronteggiare il fenomeno delle interferenze esterne all’Unione. Una commissione che si occuperà delle ingerenze che – grazie alle potenzialità delle Rete – rischiano di falsare la competizione democratica. L’ex assessore milanese ha affrontato con TPI i temi relativi a questo suo nuovo, importante compito.

    Con quale spirito intende interpretare il suo nuovo ruolo?
    È un incarico che mi onora e un ruolo che svolgerò con il massimo impegno, convinto che il contesto nel quale ci stiamo muovendo sia ricco di insidie e pericoli. Ci sono molti aspetti da chiarire. Basti pensare a casa nostra: al rapporto tra la Lega e Mosca, giusto per non girarci intorno. O al proliferare di fake news attraverso strumenti chiaramente finanziati dall’esterno. Alle campagne contro gli immigrati. O alle ombre che pure hanno accompagnato l’amministrazione Trump.

    Ma, in concreto, cosa può fare la politica rispetto a queste tematiche?
    Il fatto che ci sia una Commissione Speciale, fortemente voluta dal PD, è una novità importante, che il Parlamento ha istituito con un obiettivo duplice. Da una parte quello di dare vita ad un’azione di monitoraggio sui tentativi di ingerenza esterni all’Unione prodotti negli anni scorsi da forze o governi di Paesi interessati ad influenzare il gioco democratico di casa nostra. Dall’altra, evidentemente (ma forse dovremmo dire innanzitutto) mettere in campo azioni e produrre raccomandazioni rivolte ai Paesi, affinché si limitino al massimo tali rischi.

    Che tipo di apporto personale intende dare ai lavori della Commissione?
    Lavorerò al suo interno come coordinatore del Gruppo Socialisti & Democratici e, lo ribadisco, considero un onore essere stato scelto per questo ruolo. Trovo naturale che l’UE voglia vederci chiaro e far di tutto per difendere la sua storia e i suoi valori. Dobbiamo quindi porci l’obiettivo di alzare l’attenzione rispetto a quanti cercano di infiltrarsi dall’esterno, per condizionarla. Guarda caso, peraltro, quando ciò accade sono sempre i movimenti della destra più radicale a giocare di sponda o ad essere sospettati di legami pericolosi.

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