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    Cosa prevede, per ora, l’accordo di governo tra M5s e Lega

    Se si troverà l'accordo definitivo, il contratto di governo tra M5s e Lega sarà firmato dai leader dei due partiti, Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

    Dal reddito di cittadinanza alla flat tax, dalla Nato alle sanzioni alla Russia: punto per punto, ecco la bozza di contratto

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 17 Mag. 2018 alle 15:18 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:24

    Movimento Cinque Stelle e Lega stanno trattando per la formazione di un governo (qui tutti gli aggiornamenti in tempo reale).

    Il confronto tra i due partiti si basa sulla definizione di un contratto “alla tedesca” incentrato su una serie di punti programmatici che dovranno reggere la futura azione dell’esecutivo.

    Nella serata di mercoledì 16 maggio 2018 Rocco Casalino, capo della comunicazione M5S, ha reso noto che l’accordo è ormai chiuso e che mancano solo alcuni dettagli.

    Quasi in contemporanea è stata diffusa dagli organi di stampa una bozza dell’accordo aggiornata al 15 maggio.

    Il documento, 40 pagine articolate in 29 punti, è un’ipotesi del contratto di governo che sarà eventualmente firmato dai leader dei due partiti, Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

    Tra i punti principali, spiccano l’introduzione del reddito di cittadinanza e della flat tax, l’istituzione di un comitato di conciliazione che sarà chiamato a dirimere eventuali divergenze tra le due forze politiche, l’abolizione delle sanzioni alla Russia e un approccio più severo ai temi dell’immigrazione e della sicurezza.

    Qui di seguito abbiamo sintetizzato, punto per punto, cosa prevede, per ora, l’accordo tra M5s e Lega.

    Cosa prevede l’accordo tra M5s e Lega

    Il comitato di conciliazione

    Qualora nel corso dell’azione di governo emergano diversità per quanto concerne l’interpretazione e l’applicazione del presente accordo, le parti si impegnano a discuterne con massima sollecitudine e nel rispetto dei principi di buona fede e leale cooperazione. Nel caso in cui le diversità persistano, verrà convocato un comitato di conciliazione.

    Il Comitato è composto da: il presidente del Consiglio, il capo politico del Movimento Cinque Stelle e il segretario federale della Lega, i presidenti di gruppo parlamentare di Camera e Senato delle due forze politiche, il ministro competente per materia. Alle riunioni partecipa anche come uditore il membro del governo responsabile dell’attuazione del programma nonché altri eventuali soggetti individuati dal comitato. Il Comitato delibera a maggioranza dei due terzi dei componenti.

    Codice etico

    Non possono entrare a far parte del governo soggetti che: abbiano riportato condanne penali, anche non definitive, per i reati dolosi di cui all’articolo 7 del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 (legge “Severino”), nonché per i reati di riciclaggio, auto-riciclaggio e falso in bilancio; siano a conoscenza di indagini o siano sotto processo per reati gravi (ad esempio: mafia, corruzione, concussione, etc.); appartengano alla massoneria o si trovino in conflitto di interessi con la materia oggetto di delega.

    Acqua pubblica

    È necessario investire sul servizio idrico integrato di natura pubblica applicando la volontà popolare espressa nel referendum del 2011, con particolare riferimento alla ristrutturazione della rete idrica, garantendo la qualità dell’acqua, le esigenze e la salute di ogni cittadino, anche attraverso la costituzione di società di servizi a livello locale per la gestione pubblica dell’acqua

    Agricoltura

    È necessaria una nuova presenza del Governo italiano a Bruxelles per riformare la politica agricola comune (PAC). In questo contesto è imprescindibile integrare le misure di sostegno all’agricoltura, in specie quelle di sviluppo rurale, con interventi espressamente finalizzati a realizzare obiettivi di interesse generale, quali la tutela del paesaggio, la difesa degli assetti idrogeologici, la sicurezza alimentare,

    Il settore agricolo avrà altresì bisogno di un nuovo approccio europeo agli accordi di libero scambio con i paesi terzi. Sarà quindi prioritario fare in modo che questi trattati siano necessariamente qualificati come misti dall’UE e pertanto, ratificati dagli Stati Membri ed esaminati dai Parlamenti nazionali in base alle rispettive procedure di ratifica.

    Ambiente, green economy e rifiuti zero

    Una corretta e virtuosa applicazione dell’economia circolare, in linea con la gerarchia nella gestione dei rifiuti europea, comporta una forte riduzione del rifiuto prodotto, una crescente percentuale di prodotto riciclato e contestualmente una drastica riduzione della quota di rifiuti smaltiti in discarica ed incenerimento, fino ad arrivare al graduale superamento di questi impianti adottando metodi tecnologicamente avanzati ed alternativi. Il sistema di economia circolare di riferimento è quello oggi adottato dal servizio pubblico della provincia di Treviso, studiato in tutto il mondo.

    È inoltre indispensabile fermare il consumo di suolo (spreco di suolo) il quale va completamente eliminato attraverso un’adeguata politica di sostegno che promuova la rigenerazione urbana.

    Per contrastare il rischio idrogeologico sono necessarie azioni di prevenzione che comportino interventi diffusi di manutenzione ordinaria e straordinaria del suolo sui siti ad alto rischio.

    In tema di contrasto al cambiamento climatico sono necessari interventi per accelerare la transizione alla produzione energetica rinnovabile e spingere sul risparmio e l’efficienza energetica in tutti i settori.

    Con riferimento all’ILVA, ci impegniamo, dopo più di trent’anni, a concretizzare i criteri di salvaguardia ambientale secondo i migliori standard mondiali a tutela della salute dei cittadini del comprensorio di Taranto, proteggendo i livelli occupazionali e promovendo lo sviluppo industriale del Sud, attraverso un programma di riconversione economica basato sulla chiusura delle fonti inquinanti, per le quali è necessario provvedere alla bonifica, sullo sviluppo della green economy e delle energie rinnovabili e sull’economia circolare.

    Conflitto di interessi

    Per risolvere il conflitto d’interessi, che spesso pregiudica l’azione della politica, intendiamo innanzitutto cambiare l’ambito di applicazione della disciplina estendendo l’ipotesi di conflitto oltre il mero interesse economico. Riteniamo, infatti, che debba qualificarsi come possibile conflitto di interessi l’interferenza tra un interesse pubblico e un altro interesse, pubblico o privato, che possa influenzare l’esercizio obiettivo, indipendente o imparziale, di una funzione pubblica, non solo quando questo possa portare un vantaggio economico a chi esercita la funzione pubblica e sia in condizione di un possibile conflitto di interessi, ma anche in assenza di un vantaggio immediatamente qualificabile come monetario.

    Cultura

    I nostri Musei, i siti storici, archeologici e UNESCO, inoltre, devono tornare ad essere poli di attrazione e interesse internazionale, attraverso un complessivo aumento della fruibilità e un adeguato miglioramento dei servizi offerti ai visitatori. Riteniamo necessario prevedere una riforma del sistema di finanziamento che rimetta al centro la qualità dei progetti artistici.

    Debito pubblico e deficit

    L’azione di Governo sarà mirata a un programma di riduzione del debito pubblico non già per mezzo di ricette basate su tasse e austerità, bensì per il tramite della crescita del PIL attraversa la ripartenza della domanda interna e con investimenti ad alto moltiplicatore e politiche di sostegno al potere d’acquisto delle famiglie.

    Al fine di consolidare la crescita e lo sviluppo del Paese riteniamo necessario scorporare la spesa per investimenti pubblici dal deficit corrente in bilancio, come annunciato più volte dalla Commissione europea e mai effettivamente e completamente applicato.

    Riteniamo opportuno, come evidenziato dalla Corte dei Conti, intervenire per avere la massima trasparenza sulle operazioni in derivati effettuate sia dallo Stato che dagli enti locali con l’obiettivo di valutare le possibilità di miglioramento della spesa legata a tali strumenti.

    Ci attiveremo in sede europea per proporre che i titoli di stato di tutti i Paesi dell’area euro già acquistati dalla banca centrale europea con l’operazione del quantitative easing siano esclusi pro quota dal calcolo del rapporto debito-PIL.

    Difesa

    È necessario prevedere nuove assunzioni nelle forze dell’ordine (carabinieri per la Difesa) con aumento delle dotazioni e dei mezzi.

    È opportuno rivalutare la presenza dei contingenti italiani nelle singole missioni internazionali geograficamente, e non solo, distanti dall’interesse nazionale italiano.

    Esteri

    Si conferma l’appartenenza all’Alleanza atlantica, con gli Stati Uniti di America quale alleato privilegiato, con una apertura alla Russia, da percepirsi non come una minaccia ma quale partner economico e commerciale. A tal proposito è opportuno il ritiro immediato delle sanzioni imposte alla Russia, da riabilitarsi come interlocutore strategico al fine della risoluzione delle crisi regionali (Siria, Libia, Yemen).

    Iva e accise

    Si dichiara l’intenzione di voler sterilizzare la clausole di salvaguardia che comportano l’aumento delle aliquote IVA e accise in quanto sarebbe un colpo intollerabile per famiglie e imprese nonché provvedere alla correzione dell’extra tassazione sulle sigarette elettroniche.

    Inoltre intendiamo eliminare le componenti anacronistiche delle accise sulla benzina.

    Tasse

    La parola chiave è “flat tax”, caratterizzata dall’introduzione di aliquote fisse, con un sistema di deduzioni per garantire la progressività dell’imposta in armonia con i principi costituzionali.

    È necessario altresì rifondare il rapporto tra Stato e contribuenti rivedendo i principi e i criteri che regolano l’agire dell’amministrazione finanziaria. Buona fede e reciproca collaborazione tra le parti saranno i capisaldi del nuovo percorso che si intende avviare, incentrato sul contraddittorio anticipato con il contribuente, da erigere a principio generale cardine dell’ordinamento giuridico tributario.

    Sul versante della riscossione, l’azione dell’amministrazione deve contemperare l’interesse del cittadino al pagamento di quanto dovuto con l’interesse a ricevere il minor aggravio possibile, evitando ogni forma di pressione tale da ingenerare uno “stato di paura” nei confronti delle istituzioni e dei soggetti preposti alla riscossione.

    È opportuno instaurare una “pace fiscale” con i contribuenti per rimuovere lo squilibrio economico fra le obbligazioni assunte e favorire l’estinzione del debito mediante un saldo e stralcio dell’importo dovuto, in tutte quelle situazioni eccezionali e involontarie di dimostrata difficoltà economica. Esclusa ogni finalità condonistica, la misura può diventare un efficace aiuto ai cittadini in difficoltà ed il primo passo verso una “riscossione amica” dei contribuenti.

    Occorre intervenire per risolvere la questione dei debiti insoluti della pubblica amministrazione nei confronti dei contribuenti. Sul punto, tra le misure concretamente percorribili spiccano l’istituto della compensazione tra crediti e debiti nei confronti della pubblica amministrazione, da favorire attraverso l’ampliamento delle fattispecie ammesse, e la cartolarizzazione dei crediti fiscali, anche attraverso strumenti quali titoli di stato di piccolo taglio.

    È necessario intervenire per l’abolizione dello spesometro e del redditometro, strumenti anacronistici e vessatori di rilevazione del reddito, confermando la contrarietà a misure di tassazione di tipo patrimoniale. Di contro, anche in considerazione della drastica riduzione del carico tributario grazie alla flat tax e alle altre misure sopra descritte, sul piano della lotta all’evasione fiscale, l’azione è volta a inasprire l’esistente quadro sanzionatorio, amministrativo e penale, per assicurare il “carcere vero” per i grandi evasori.

    Si intende inoltre favorire la cooperazione internazionale in materia di scambio di informazioni, oltre che prevenire l’elusione fiscale internazionale favorendo la tassazione dei grandi capitali esteri, nonché introdurre adeguate misure per il contrasto d’interessi.

    Giustizia

    Il Consiglio Superiore della Magistratura deve operare in maniera quanto più indipendente da influenze politiche di potere interne od esterne. Sarà pertanto opportuno operare una revisione del sistema di elezione, sia per quanto attiene i componenti laici che quelli togati, tale da rimuovere le attuali logiche spartitorie e correntizie in seno all’organo di autogoverno della magistratura.

    Si prevede la riforma ed estensione della legittima difesa domiciliare, eliminando gli elementi di incertezza e interpretativi (con riferimento in particolare alla valutazione della proporzionalità tra difesa e offesa) che pregiudicano la piena tutela della persona che ha subito un’intrusione nella propria abitazione e nel proprio luogo di lavoro.

    È prioritario l’inasprimento delle pene per la violenza sessuale, con l’introduzione di nuove aggravanti ed aumenti di pena quando la vittima è un soggetto particolarmente vulnerabile ovvero quando le condotte siano particolarmente gravi.

    Ai fini della prevenzione e del contrasto del ‘femminicidio’, risulta opportuno impartire una specifica formazione agli operatori delle forze dell’ordine sulla ricezione delle denunce riguardanti reati a sfondo sessuale, stalking e maltrattamenti, per i quali sarà previsto anche un vero e proprio “codice rosso”.

    Per far sì che chi sbaglia torni a pagare, è necessario riformare e riordinare il sistema venutosi a creare a seguito dei seguenti provvedimenti: l’abrogazione e la depenalizzazione di reati, trasformati in illeciti amministrativi e civili, la non punibilità per particolare tenuità del fatto, l’estinzione del reato per condotte riparatorie anche in assenza del consenso della vittima, nonché i periodici ‘svuota carceri’.

    È inoltre opportuno ridurre sensibilmente ogni eventuale margine di impunità per i colpevoli di reati particolarmente odiosi come il furto in abitazione, furto aggravato, furto con strappo, la rapina e la truffa, modificandone le fattispecie ed innalzando le pene.

    Bisogna potenziare gli strumenti normativi e amministrativi volti al contrasto della criminalità organizzata, con particolare riferimento alle condotte caratterizzate dallo scambio politico mafioso.

    Per far fronte al ricorrente fenomeno del sovraffollamento degli istituti penitenziari e garantire condizioni di dignità per le persone detenute, è indispensabile dare attuazione ad un piano per l’edilizia penitenziaria che preveda la realizzazione di nuove strutture e l’ampliamento ed ammodernamento delle attuali.

    Immigrazione

    E’ necessario il superamento del regolamento di Dublino. Attraverso il ricollocamento obbligatorio e automatico dei richiedenti asilo tra gli Stati membri dell’UE in base a parametri oggettivi e quantificabili, e il reindirizzo delle domande di asilo verso altri paesi deve garantirsi il rispetto del principio di equa ripartizione delle responsabilità sancito dal Trattato sul funzionamento dell’UE.

    In osservanza dei diritti costituzionalmente garantiti proponiamo che le procedure per la verifica del diritto allo status di rifugiato o la sua revoca siano rese certe e più veloci, anche mediante l’adozione di procedure accelerate e/o di frontiera, l’individuazione dei paesi sicuri di origine e provenienza, la protezione all’interno del paese di origine (IPA) e l’allineamento delle attuali forme di protezione agli standard internazionali.

    Contestualmente, al fine di garantire un corretto bilanciamento con gli interessi di sicurezza e ordine pubblico, occorre poi prevedere specifiche fattispecie di reato che comportino, qualora commessi da richiedenti asilo, il loro immediato allontanamento dal territorio nazionale.

    Si deve superare l’attuale sistema di affidamento a privati dei centri e puntare ad un maggiore coinvolgimento delle istituzioni pubbliche.

    Riteniamo che si debbano implementare gli accordi bilaterali, sia da parte dell’Italia sia da parte dell’Unione europea, con i Paesi terzi, sia di transito che di origine, in modo da rendere chiare e rapide le procedure di rimpatrio.

    Lavoro

    Si ritiene necessaria l’introduzione per legge di un salario minimo orario che, per tutte le categorie di lavoratori e settori produttivi in cui la retribuzione minima non sia fissata dalla contrattazione collettiva, stabilisca per legge che ogni ora di ogni lavoratore non possa essere pagata al di sotto di una certa cifra. Similmente non potranno essere più gratuiti neppure gli apprendistati per le libere professioni.

    Occorre porre in essere da un lato una riduzione strutturale del cuneo contributivo e dall’altro una semplificazione degli adempimenti burocratici.

    La cancellazione totale dei voucher ha creato non pochi disagi. Occorre pertanto porre in essere una riforma complessiva della normativa vigente volta ad introdurre un apposito strumento, agile ma chiaro e semplice, che non si presti ad abusi, attivabile per via telematica attraverso un’apposita piattaforma digitale, per la gestione dei rapporti di lavoro accessorio.

    Si ritiene di primaria importanza lo sviluppo e il rafforzamento di politiche attive che facilitino l’occupazione, la ricollocazione ed adeguate misure di sostegno al reddito e di protezione sociale. Ciò potrà essere attuato anzitutto procedendo ad una profonda riforma ed un potenziamento dei centri per l’impiego.

    Appare necessaria una profonda riorganizzazione della formazione che sia mirata e di qualità, che guardi non solo alla realtà odierna ma che investa sui settori del futuro.

    Lotta alla corruzione

    È improrogabile una severa ed incisiva legislazione ‘anticorruzione’, tale da consentire un rilevante recupero di risorse indebitamente sottratte allo Stato e, nel contempo, rilanciare la competitività del Paese, favorendo una reale concorrenza nel settore privato a vantaggio delle piccole e medie imprese.

    Ministero per le disabilità

    Si prevede un generale rafforzamento dei fondi sulla disabilità e la non autosufficienza al fine di consentire alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli ambiti della vita.

    Pensioni

    Occorre provvedere all’abolizione degli squilibri del sistema previdenziale introdotti dalla riforma delle pensioni cd. Fornero, stanziando 5 miliardi per agevolare l’uscita dal mercato del lavoro delle categorie ad oggi escluse.

    Daremo fin da subito la possibilità di uscire dal lavoro quando la somma dell’età e degli anni di contributi del lavoratore è almeno pari a 100, con l’obiettivo di consentire il raggiungimento dell’età pensionabile con 41 anni di anzianità contributiva, tenuto altresì conto dei lavoratori impegnati in mansioni usuranti. Inoltre è necessario riordinare il sistema del welfare prevedendo la separazione tra previdenza e assistenza.

    Prorogheremo la misura sperimentale “opzione donna” che permette alle lavoratrici con 57-58 anni e 35 di contributi di andare in quiescenza subito, optando in toto per il regime contributivo. Prorogheremo tale misura sperimentale, utilizzando le risorse disponibili.

    Politiche per la famiglia

    È necessario rifinanziare gli enti Locali dando priorità al welfare familiare (come ad esempio sostegno per servizi di asilo nido in forma gratuita, politiche per le donne, per gli anziani e la terza età, sostegno alle periferie).

    Occorre poi introdurre agevolazioni alle famiglie attraverso: rimborsi per asili nido e baby sitter, fiscalità di vantaggio, tra cui “IVA a zero” per prodotti neonatali e per l’infanzia.

    Reddito di cittadinanza

    La misura si configura come uno strumento di sostegno al reddito per i cittadini che versano in condizione di bisogno.

    L’ammontare è fissato in 780 euro mensili per persona singola. A tal fine saranno stanziati 17 miliardi annui.

    Al fine di consentire il reinserimento del cittadino nel mondo del lavoro, l’erogazione del reddito di cittadinanza presuppone un impegno attivo del beneficiario che dovrà aderire alle offerte di lavoro provenienti dai centri dell’impiego.

    Tale percorso prevede un investimento di 2 miliardi di euro per la riorganizzazione e il potenziamento dei centri per l’impiego.

    La roadmap di tale percorso prevede preliminarmente il potenziamento dei centri dell’impiego per poter completare il sistema di sostegno alle famiglie e di reinserimento nel mondo del lavoro.

    È necessario assegnare una pensione di cittadinanza a chi vive sotto la soglia minima di povertà. La nostra proposta è rappresentata da un’integrazione per un pensionato che ha un assegno inferiore ai 780 euro mensili secondo i parametri previsti per il reddito di cittadinanza.

    Riforme istituzionali

    Occorre partire dalla drastica riduzione del numero dei parlamentari: 400 deputati e 200 senatori.

    È necessario introdurre espressamente il “vincolo di mandato popolare” per i parlamentari, per rimediare al sempre più crescente fenomeno del trasformismo.

    È inoltre fondamentale potenziare il referendum abrogativo. Per incentivare forme di partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica nazionale occorre cancellare il quorum strutturale.

    È poi necessario rendere obbligatoria la pronuncia del Parlamento sui disegni di legge di iniziativa popolare, con obbligo di rapida calendarizzazione.

    Sotto il profilo del regionalismo, l’impegno sarà quello di porre come questione prioritaria nell’agenda di Governo l’attribuzione, per tutte le Regioni che motivatamente lo richiedano, di maggiore autonomia in attuazione dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione.

    Occorre garantire i trasferimenti necessari agli enti territoriali e contestuale cessazione delle politiche di taglio compiute dagli ultimi Governi.

    Occorre diminuire drasticamente il numero delle norme in vigore e fare in modo che le leggi siano attuate.

    Sanità

    Bisogna rescindere il rapporto dannoso e arcaico fra politica e sanità prevedendo nuovi e diversi criteri di nomina sia dei medesimi direttori generali e sia dei direttori sanitari e amministrativi, così anche dei dirigenti di strutture complesse.

    È necessario garantire anche la trasparenza e la valutazione dell’operato dei direttori generali in termini di raggiungimento sia degli obiettivi di salute che di bilancio nella gestione delle aziende.

    La sanità dovrà essere finanziata prevalentemente dal sistema fiscale e dunque dovrà essere ridotta al minimo la compartecipazione dei singoli. È necessario recuperare integralmente tutte le risorse economiche sottratte in questi anni con le diverse misure di finanza pubblica.

    Occorre garantire, implementare e integrare i servizi socio-sanitari, superando il modello “ospedalo-centrico”.

    L’integrazione socio-sanitaria comporta, anche in termini economici, il diverso coinvolgimento delle Regioni e dei Comuni.

    È improcrastinabile intervenire sui tempi di attesa ai pronto soccorso, riducendo i tempi di accesso attraverso l’implementazione di strutture a bassa intensità di cura.

    È dunque indispensabile assumere il personale medico e sanitario necessario, anche per dare attuazione all’articolo 14 della legge n. 161/2014. (direttiva europea).

    È necessario rendere obbligatorio l’inserimento di una rappresentanza significativa dei pazienti (diretta o dei familiari) ai vertici gestionali delle strutture assistenziali dedicate all’età avanzata direttamente inserite nel SSN o per le strutture convenzionate.

    Sicurezza

    Aumentare i fondi a disposizione delle forze dell’ordine.

    È indispensabile incentivare lo sviluppo del settore della sicurezza anche per quanto concerne la cyber security, avendo particolare attenzione al fenomeno del cyber bullismo, individuando strumenti di ausilio per il superamento del problema soprattutto negli ambienti scolastici.

    Nei confronti delle persone occupanti abusive è necessario velocizzare le procedure di sgombero attraverso l’azione ferma e tempestiva qualora non sussistano le condizioni di necessità certificate.

    Chiusura di tutti i campi nomadi irregolari in attuazione delle direttive comunitarie; contrasto ai roghi tossici; obbligo di frequenza scolastica dei minori, pena allontanamento dalla famiglia o perdita della potestà genitoriale.

    Sviluppo

    È necessario prevedere una Banca per gli investimenti, lo sviluppo dell’economia e delle imprese italiane utilizzando le strutture e le risorse già esistenti.

    La banca svolgerà le attività di: secondo livello per le piccole e medie imprese agendo in cofinanziamento con il sistema bancario, finanziamento di iniziative di interesse pubblico e strategico nazionale, credito di aiuto alle imprese italiane che operano nei paesi in via di sviluppo, gestione del Fondo di Garanzia per le pmi.

    Tutela del risparmio

    Il sistema del “bail in” bancario ha provocato la destabilizzazione del credito in Italia con conseguenze negative per le famiglie che si sono viste espropriare i propri risparmi che supponevano essere investiti in attività sicure. Occorre rivedere radicalmente tali disposizioni in modo tale da assicurare secondo quanto afferma la Costituzione la tutela del risparmio degli italiani.

    Tagli ai costi della politica

    Riteniamo doveroso intervenire nelle sedi di competenza per tagliare i costi della politica e delle istituzioni, eliminando gli eccessi e i privilegi.

    Trasporti

    Avviare un percorso finalizzato alla progressiva riduzione dell’utilizzo di autoveicoli con motori alimentati a diesel e benzina di origine fossile al fine di ridurre il numero di veicoli inquinanti.

    È necessario concedere gli spazi pubblici per il car sharing a fronte di quote crescenti di vetture elettriche nella flotta. Occorre incentivare lo sviluppo delle reti ciclabili urbane ed extra urbane e di un sistema di bike-sharing capace di integrare differenti sistemi di mobilità su ferro e su gomma.

    Turismo

    Un Paese come l’Italia non può non avere un Ministero del Turismo. Il Ministero dovrà raggiungere obiettivi importanti attraverso la creazione di un circolo virtuoso pubblico-privato e una maggiore efficacia nei rapporti con le Regioni, il tutto in pieno coordinamento tra gli operatori turistici.

    Scuola

    Sarà necessario assicurare, anche attraverso una fase transitoria, una revisione del sistema di reclutamento dei docenti, per garantire da un lato il superamento delle criticità che in questi anni hanno condotto ad un cronico precariato, dall’altro un efficace sistema di formazione.

    Saranno introdotti nuovi strumenti che tengano conto del legame dei docenti con il loro territorio affrontando all’origine il problema dei trasferimenti (ormai a livelli record) che non consentono un’adeguata continuità didattica.

    Garantiremo ai nostri docenti una formazione continua.

    Europa

    Occorre rafforzare il ruolo e i poteri del Parlamento europeo, in quanto unica istituzione europea ad avere una legittimazione democratica diretta e valutando contestualmente il depotenziamento degli organismi decisori privi di tale legittimazione.

    Occorre inoltre diminuire le competenze dell’UE, riacquisendo quelle che non possono essere efficientemente gestite a livello di Unione e rafforzando al contempo l’incisività e la capacità decisionale dell’UE sulle sue competenze esclusive.

    Sotto il profilo del budget, occorre ridiscutere il contributo italiano alla UE in vista della programmazione settennale imminente con l’obiettivo di renderla coerente con il presente contratto di governo.

    Università

    È prioritario incrementare le risorse destinate all’università e agli Enti di Ricerca e ridefinire i criteri di finanziamento delle stesse. Il sistema universitario e il mondo della ricerca dovranno essere maggiormente coinvolti nello sviluppo culturale, scientifico e tecnologico del nostro paese, contribuendo ad indicare gli obiettivi da raggiungere e interagendo maggiormente con tutto il sistema paese.

    Garantire la presenza di sistemi realmente meritocratici ed aperti a tutti coloro che intendano proseguire nella carriera accademica senza il timore di veder limitate le proprie aspettative da coloro che utilizzano in maniera indebita il proprio potere.

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